[Italian P0rn Fest #3] Masterlist

[eryslash.livejournal.com]

Cari fiffini, quest'anno c'è un'altra novità. Oltre ai magici prompt auto-alfabetizzati, avete anche questa bell'entry organizzata da Mammina Ariel per postare tutto il vostro prezioso p0rn. Datecelo, datecelo. Vogliamo.

Voi postate, io organizzo. Solo una semplice regolina (sì, è tutto ino con me perchè solo piccolina io, chevvidevodì?), ma importante: ricordatevi di copiare nell'oggetto del vostro commento il prompt scelto.
Se è troppo lungo per entrare nell'oggetto, scrivetelo nel commento. Non fatemelo chiedere, nè cliccare su link vari.

Vi ricordo inoltre che se la fic supera il limite di caratteri di LJ per commento, potete linkare alla fic intera in separata sede, e scrivere nel commento solo un estratto, ma deve essere PORN. PORN.

Per tutte le altre Regole & FAQ, clicky click.

Sguinzagliate tutte le vostre kink, orsù! <3

P.S. Ringraziamento personale a el_defe per la straordinaria immagine del bannerino ufficiale. Prometto che quest'anno non ti schiavizzo facendomi aiutare con la Masterlist, tesor. Non troppo almeno.



Ace Attorney Phoenix Wright:

Ace Attorney Phoenix Wright, Edgeworth/Phoenix, "Obiezione!" by queenseptienna

Ace Attorney Phoenix Wright, Edgeworth/Phoenix, terremoto by queenseptienna

A Due Calci Dal Paradiso:

A due calci dal paradiso, Francesco/Sandro, parco by waferkya

Alexander RPF:

Alexander RPF, Colin Farrell/Jared Leto, "Ti preferisco come Efestione, è molto meno arrogante." by gondolin_maid

Alexander RPF, Colin Farrell/Jared Leto/Jonathan Rhys Meyers, scontro tra primedonne by heaven_may_burn

Ally McBeal:

Ally McBeal, Ally/Ling, kisses are like fire (Sogni Proibiti 02x3) by sailor_jup88

American Gods:

American Gods, Bast/Shadow, Graffi by sailor_jup88

Angel:

Angel, Darla/Lindsey, "She's pretty as a picture, she's like a golden ring" (L.A. - Christian Kane) by zoedriver

Axis Powers Hetalia:

Axis Powers Hetalia, America/Canada, parte francese by kurenai88

Axis Powers Hetalia, America/Cuba, rhum by sonia_sama

Axis Powers Hetalia, America/Francia, "Un eroe come te si merita un premio.” by kurenai88

Axis Powers Hetalia, America/Francia, "Un Eroe come te si merita un premio" by sonia_sama

Axis Powers Hetalia, America/Francia+Inghilterra, Webcam by kurenai88

Axis Powers Hetalia, America/Inghilterra, "Alfred, tu hai mai...?" by england_fuck

Axis Powers Hetalia, America/Inghilterra, vibratore a stella by ladycroix

Axis Powers Hetalia, America/Inghilterra, "Zitto e guida." by england_fuck

Axis Powers Hetalia, America/Inghilterra, specchio by gondolin_maid

Axis Powers Hetalia, America/Romania (OC), "I veri vampiri non brillano al sole, bruciano" by mapi_littleowl

Axis Powers Hetalia, America/Romania (OC), "I veri vampiri non brillano al sole, bruciano" by kuroi_nezu

Axis Powers Hetalia, Austria/Polonia/Prussia/Russia, " Polonia è mio!" by simply_luriem

Axis Powers Hetalia, Belgio/Bielorussia, vibratore rosa by kurenai88

Axis Powers Hetalia, Belgio/Bielorussia/Canada/Liechtenstein/Seychelles/Taiwan/Ucraina/Ungheria/Vietnam, sogno o incubo? by kurenai88

Axis Powers Hetalia, Belgio/Spagna, Fiocco by kurenai88

Axis Powers Hetalia, Belgio/Sud Italia, "Preferisco le donne." by kurenai88

Axis Powers Hetalia, Bielorussia/Russia, catene by kurenai88

Axis Powers Hetalia, Bielorussia/Ucraina, vendetta by kurenai88

Axis Powers Hetalia, Canada/Inghilterra, "Credevo fossi America." by england_fuck

Axis Powers Hetalia, Canada/Inghilterra, "Credevo fossi America." by mikamikarin

Axis Powers Hetalia, Canada/Ucraina, senza imbarazzo by kurenai88

Axis Powers Hetalia, Cina/Inghilterra, Armadietto delle scope by panda_stuck

Axis Powers Hetalia, Cina/Fem!America, sotto il bancone by kurenai88

Axis Powers Hetalia, Cina/Inghilterra, the by kurenai88

Axis Powers Hetalia, Cina/Prussia, " Mai più!" by kuromi_akira

Axis Powers Hetalia, Cina/Prussia, Sesso telefonico by panda_stuck

Axis Powers Hetalia, Cina/Prussia, "Preferisci Hello Kitty al meraviglioso me!" by kurenai88

Axis Powers Hetalia, Cina/Russia, Cose da fare in un noioso pomeriggio di pioggia con un Cina reticente e un vibratore di Hello Kitty by panda_stuck

Axis Powers Hetalia, Francia/Inghilterra, " Baciami." " Sei una rana e non diventerai mai un principe." by kurenai88

Axis Powers Hetalia, Francia/Inghilterra, "Baciami." "Sei una rana e non diventerai mai un principe" by sarazaretta

Axis Powers Hetalia, Francia/Inghilterra, "Forse..." by aruchan87

Axis Powers Hetalia, Francia/Inghilterra, "Baciami." "Sei una rana e non diventerai mai un principe." by gondolin_maid

Axis Powers Hetalia, Francia/Nord Italia "Che stai facendo, Nii-san?" by sidhedcv

Axis Powers Hetalia, Francia/Polonia, principesse by mikamikarin

Axis Powers Hetalia, Francia/Polonia/Prussia, accordo by kuromi_akira

Axis Powers Hetalia, Francia/Polonia, panna montata by kuromi_akira

Axis Powers Hetalia, Francia/Polonia, "Sembri una donna." "Ma non lo sono." "Preferisco verificare di persona." by kurenai88

Axis Powers Hetalia, Germania/Nord Italia, pucciosità (è un elemento imprescindibile, per una relazione stabile...) by mikamikarin

Axis Powers Hetalia, Germania/Nord Italia, "Ve, ve, ve, vengo!" by england_fuck

Axis Powers Hetalia, Germania/Nord Italia, "Vuoi sposarmi?" by mikamikarin

Axis Powers Hetalia, Germania/Nord Italia, "Ti prego, solo un bacio!" by baka_chibitalia

Axis Powers Hetalia, Giappone/Nord Italia, "Prenditi le tue responsabilità." by gondolin_maid

Axis Powers Hetalia, Giappone/Taiwan, prima volta by kurenai88

Axis Powers Hetalia, Islanda/Norvegia, " Dillo." by kurenai88

Axis Powers Hetalia, Nord Italia/Prussia, sbronza by kuromi_akira

Axis Powers Hetalia, Polonia/Prussia, bocca by kurenai88

Axis Powers Hetalia, Prussia/Russia, torsione by kuroi_nezu

Axis Powers Hetalia, Spagna/Sud Italia, gelosia by fiorediloto

Axis Powers Hetalia, Spagna/Sud Italia, "Su cosa stanno bene i pomodori?" by panda_stuck

Axis Powers Hetalia, Taiwan/Vietnam, " Sì." " No." " E dai... e se ti faccio questo?" by kurenai88

Baccano!:

Baccano!, Claire Stanfiled/Firo Prochainezo, "Lo sai che sono un esperto di tortura cinese?" "Fa pure tanto non posso morire" by panda_stuck

Baccano!, Ennis/Firo Prochainezo, amore immortale by kitten_21

Band Of Brothers:

Band of Brothers, Nixon/Winters, "Ti piace il New Jersey?" by skyearth85

Band of Brothers, Nixon/Winters, vieni con me by babycin

Bastardi Senza Gloria:

Bastardi senza gloria, Hellstrom/Hicox/Stiglitz, "That makes three of us" by pervertpuccirat

Beyblade:

Beyblade, Brooklyn/Kai, verde by mapi_littleowl

Biancaneve e i Sette Nani:

Biancaneve e i sette nani, Biancaneve/Cacciatore, cuore by koan_abyss

Biancaneve e i sette nani, Biancaneve/Cacciatore, cuore by cialy_girl

Birds Of Prey:

Birds of prey, Barbara Gordon/Koriand'r, "hai mai pensato anche tu che Dick fosse noioso a letto?" by iosonosara

Bleach:

Bleach, Apache/Gin, Uomo di merda by elderclaud

Bleach, Cirucci/Grimmjow, "Strega! Potevi centrarmi la faccia con quella tazza!" "Miravo all'occhio!" by raxilia5running

Bleach, Grimmjow/Ichigo, "Fuori fa freddo, perché non mi scaldi?" "Ma per chi mi hai preso? Un termosifone?!" by raxilia5running

Bleach, Grimmjow/Ichigo, "Ho sonno!" "Dormi dopo" by raxilia5running

Bleach, Grimmjow/Orihime, "Lasciami!" "No" by panda_stuck

Bleach, Grimmjow/Orihime, "Quella femmina è mia" by panda_stuck

Bleach, Grimmjow/Yylfort, "Non mordere!" by elderclaud

Bleach, Halibel/Stark, "Non puoi sbadigliare mentre lo facciamo." "Perchè no?" by waferkya

Bleach, Ichigo/Kaien, "Anche se provassi a baciarti, mi farebbe schifo!", "Scommettiamo?" by raxilia5running

Bleach, Ichigo/Kaien, doccia dopo la partita di basket by gondolin_maid

Bleach, Ichigo/Kaien, "Il sesso tra due uomini è una lotta intensa e appiccicosa che richiede una certa resistenza. Per questo mi piace tanto!" by raxilia5running

Bleach, Ichigo/Ishida, 'You're a criminal as long as you're mine' (Bad Romance - Lady GaGa) by gondolin_maid

Bleach, Ichigo/Nelliel, Finalmente soli by raxilia5running

Bleach, Ichigo/Tia Harribel, "Copriti!" by raxilia5running

Bleach, Ikkaku/Yumichika, "Cosa diamine hai in testa?" by koorime_yu

Bleach, Ikkaku/Yumichika, "La bellezza non nuoce alla forza." (V. Hugo - Notre-Dame de Paris) by gondolin_maid

Bleach, Kuukaku/Yoruichi, la nostra solida amicizia by elderclaud

Bleach, Orihime/SantaTeresa!Nnoitra, nessuna speranza by elderclaud

Bleach, Renji/Shuhei, Patatine Fritte by panda_stuck

Blood+ Viaggio al termine della notte:

Blood+ Viaggio al termine della notte, Hagi/Sai, blood play by gondolin_maid

Bones:

Bones, Hodgins/Saroyan, “Sono il re di questo posto, ma sempre fedele alla sua imperatrice” by maharetishtar

Brothers & Sisters:

Brothers & Sisters, Justin/Rebecca, “Ti prego, dimmi che non ci stanno fissando dalla porta” by shariaruna

Buffy The Vampire Slayer:

Buffy The Vampire Slayer, Tara/Willow, "Mi sento male per tutto quello che ti ho fatto passare, e- e voglio farmi perdonare... A cominciare da adesso." "Proprio adesso?" (4x19, Luna nuova) by sailor_jup88

Cappuccetto Rosso:

Cappuccetto Rosso, Cappuccetto Rosso/Lupo cattivo, "Che uccello grande che hai!" by kuroi_nezu

Cappuccetto Rosso, Cappuccetto Rosso/Lupo Cattivo, ''Che uccello grande che hai" "..." by panda_stuck

Criminal Minds:

Criminal Minds, Aaron Hotchner/Spencer Reid, "Non mi piace quella cravatta." by karrina87

Criminal Minds, Aaron Hotchner/Spencer Reid, fantasia by karrina87

Criminal Minds, Aaron Hotchner/Spencer Reid, lollipop by karrina87

Criminal Minds, Aaron Hotchner/Spencer Reid, memoria eidetica by miss_hale

Criminal Minds, Aaron Hotchner/Spencer Reid, "Non ho pensato" by karrina87

Criminal Minds, Aaron Hotchner/Spencer Reid, poligono di tiro. by mokona_89

Criminal Minds, Aaron Hotchner/Spencer Reid, poligono di tiro by zoedriver

Criminal Minds, Aaron Hotchner/Spencer Reid, ufficio by miss_hale

Criminal Minds, David Rossi/Emily Prentiss, sbornia by mokona_89

Criminal Minds, David Rossi/Spencer Reid, prostituta by karrina87

Criminal Minds, Derek Morgan/Spencer Reid, liceo by karrina87

Criminal Minds, Derek Morgan/Spencer Reid, "Sei ancora vergine?!". by mokona_89

Criminal Minds, Jason Gideon/Spencer Reid, "Hai ancora quella lettera?" by karrina87

Criminal Minds, Jason Gideon/Spencer Reid, "Hai ancora quella lettera?" by mokona_89

Criminal Minds, Jennifer Jerau/Spencer Reid, "E così domani ti sposi..." by mokona_89

Cronache Del Ghiaccio E Del Fuoco:

Cronache del ghiaccio e del fuoco, Margaery/Willas, sotto le coperte by pojypojy

Digimon:

Digimon, Sora/Tai, il trombamico by waferkya

Divina Commedia:

Divina Commedia, Francesca/Paolo, Mi prese del costui piacer si forte, che, come vedi... by beckyvh

Dirty Sexy Money:

Dirty Sexy Money, Jeremy/Juliet, Giochi da bambini by shariaruna

D.Gray Man:

D.Gray-Man, Kanda/Lavi, cioccolato by koorime_yu

D.Gray Man, Young!Kanda/Young!Lavi, "Ma tu non sorridi mai?" "E tu non stai mai zitto?" by panda_stuck

D.Gray-Man, Kanda/Tiedoll, "Va' al diavolo, vecchio" by waferkya

D.N.Angel:

D.N.Angel, Dark/Krad, "sto io sopra!" by masuko_rothlien

Dorian Gray (Film) RPF:

Dorian Gray (film) RPF, Ben/Colin, "Lo bevi, quello?" by waferkya

Dorian Gray (film) RPF, Ben/Colin, "Ormai potremmo fare coppia fissa" by waferkya

Dorian Gray (Film):

Dorian Gray (film), Basil/Dorian, catturare la bellezza by vedova_nera

Dragon Ball:

Dragon Ball, Bulma/Vegeta, controllo totale by shariaruna

ER:

ER, Benton/Carter, "Più di tre ore di sonno a notte e divento fiacco tutto il giorno." by zoedriver

ER, Ray/Neela, incidente by lamechante

Everwood:

Everwood, Amy/Ephram, musicista by phoenix_bellamy

Final Fantasy VII:

Final Fantasy VII, Aeris/Tseng, chiese by kuroi_nezu

Final Fantasy VII, Aeris/Tseng, chiese by valychan

Final Fantasy VII, Ashe/Basch, "State scherzando?!" by juuhachi_go

Final Fantasy VII, Reno/Tifa, "Sono daltonico" by panda_stuck

Final Fantasy VIII:

Final Fantasy VIII, Rinoa/Squall, obllighi by iachi

Final Fantasy VIII, Selphie/Zell, esperimenti by kuroi_nezu

Final Fantasy XII:

Final Fantasy XII, Ashe/Basch, "Toccami." by juuhachi_go

Fullmetal Alchemist:

Fullmetal Alchemist, Alphonse/Edward, boa di piume by mikamikarin

Fullmetal Alchemist, Alphonse/Edward, "Credevo avessi detto 'dildo enorme'!" "Come fai a confondere 'bicchiere d'acqua' con 'dildo enorme'?" by aruchan87

Fullmetal Alchemist, Alphonse/Edward, Ghiaccio by mikamikarin

Fullmetal Alchemist, Alphonse/Edward, Latte by mikamikarin

Fullmetal Alchemist, Alphonse/Edward, REC by ladycroix

Fullmetal Alchemist, Alphonse/Edward, scambio equivalente by aruchan87

Fullmetal Alchemist, Alphonse/Edward, senso di colpa by mikamikarin

Fullmetal Alchemist, Alphonse/Edward, senso di colpa by mokona_89

Fullmetal Alchemist, Alphonse/Edward, "You make me wanna lala" by mikamikarin

Fullmetal Alchemist, Underage!Alphonse/Underage!Edward, "Ti faccio vedere il mio, se tu mi fai vedere il tuo." by aruchan87

Fullmetal Alchemist, Jean/Roy, fedele by mapi_littleowl

Full Metal Panic!:

Full Metal Panic!, Gauron/Sagara, "Hai sentito la mia mancanza?" by kuroi_nezu

Generation Kill:

Generation Kill, Brad/Ray, humvee by zoedriver

Generation Kill, Brad/Ray, humvee by waferkya

Generation Kill, Brad/Ray, Nate by skyearth85

Glee:

Glee, Emma/Will, vestito da sposa by ladymachbeth77

Glee, Puck/Quinn, cupcakes by martu89

Gossip Girl:

Gossip Girl, Blair/Chuck, capodanno by herm_weasley

Gossip Girl, Blair/Serena, invidia by iosonosara

Gossip Girl, Blair/Serena, nuda by el_defe

Grey's Anatomy:

Grey's Anatomy, Addison/Alex, Io non lo faccio by zimona


Seconda Parte, per eccesso di entusiasmo (yay!)
H-P
Q-Z + Crossover

Comments

RPF X-Factor, Marco/Silver, "Non riesco a dormire"

[el-defe.livejournal.com]

Rating: VM16/VM18, da qualche parte lì in mezzo.
Warning: Slash



Melting Lullaby

[...] (http://community.livejournal.com/sottoilpalco/39007.html)

«È più forte di me» piagnucola, avvicinandosi un po’ al braccio che Marco gli ha teso. «E comunque tu hai passato nove settimane e mezzo a piagnucolare.»
«You can leave your hat oooon» canta con un filo di voce al suo orecchio, facendolo scuotere tutto. «Ti ho messo paura?»
«Sì. No. Hai i piedi gelati» farfuglia.
«Bel ringraziamento. Sono venuto scalzo.» Marco mette su un broncio offeso che si vede e non si vede nella penombra e che dura esattamente un paio di secondi, prima di essere scalzato da un’altra risatina doppia e da un «Baby take off your coat, reeeeeeal slow» che scatena un altro brivido che corre su e giù lungo la schiena di Silvio. Marco se lo ritrova addosso un battito di ciglia più tardi, e non pesa davvero niente rispetto a quel che pensava. È un peso morbido e caldo che gli accarezza la pancia con una carezza lievissima e tenera, e a Marco va più che bene così perché è semplicemente bello; scende con le dita fino al bordo del pigiama di Silvio, stupendosi di trovarlo caldissimo tra la pelle e la stoffa, gli spigoli del bacino che si sentono appena quando lo accarezza dolcemente e prende a seguire le scie di calore che risalgono dal fianco al petto, e poi alla spalla. Vorrebbe cantare ancora per lui, tanto è bello andar dietro a disegni invisibili che solo il tatto può trovare in quella penombra, ma le labbra sono secche e incollate l’una all’altra, e la gola si rifiuta di cantare, di dire qualcosa, anche soltanto di ricordarsi chi è e chi sono ripetendo un semplice nome. E poi le labbra si schiudono all’improvviso in un sospiro quando le carezze di Silvio si spingono oltre i pantaloni, sfiorandolo esitante e poi toccandolo con più decisione mentre al tempo stesso si preme contro di lui, evitando anche di guardarlo, di guardarsi, mentre le mani scivolano agili in movimenti quasi familiari. Silvio si schiaccia contro il suo collo, respirando forte e vicinissimo alla sua pelle, in un gesto che significa molto più di un bacio pur non avendone l’aria, perché Marco può sentire il piacere che scivola su di lui fuori dalle labbra semiaperte di Silvio in un mugolio trattenuto a fatica nell’istante stesso in cui sente le dita inumidirsi con le ultime carezze che gli concede; e non passa molto – i movimenti di Silvio si fanno più sicuri, il calore intenso e devastante che gli pizzica gli occhi e gli infiamma la gola in un respiro mozzato – che si distende e si irrigidisce sotto i suoi tocchi, e diventa tutto molle e ardente, come se si fosse liquefatto tra le sue dita.

[...] (http://community.livejournal.com/sottoilpalco/39007.html)

RPF Calcio (FC Barcelona), Leo/Zlatan, "Ma non sei lui."

[lisachanoando.livejournal.com]

Rating: R/NC-17
Warning: Slash

NO EXCUSES

Gli lasci scorrere addosso le mani sentendo la sua pelle umida scivolare sotto i tuoi polpastrelli quasi senza attrito. Sa ancora di sudore, dell’erba del Camp Nou e del tessuto delle maglie da allenamento. Sei quasi certo che, se avessero un odore, la sua pelle saprebbe anche delle incitazioni del mister, delle urla dei pochi tifosi che sono riusciti ad intrufolarsi allo stadio per osservare l’allenamento, delle risate di Boji e Gerard e di Viva La Vida riproposta volta dopo volta dopo volta dagli altoparlanti disseminati un po’ ovunque, per l’unica soddisfazione di Guardiola e di pochi altri.
A te i Coldplay non piacciono. Non è che li odi, solo che non ti dicono niente. E non sei ancora abituato ad allenarti a ritmo di musica, quando tutto ciò che scandiva i tuoi salti e i tuoi scatti e le tue corsette di riscaldamento a Milano era la voce profonda e un po’ strascicata di José, uno, due, tre, salta Ibra.
- Zlatan… - chiama Leo a bassa voce, contorcendosi sotto le tue dita mentre stringi piano la sua erezione, massaggiando lentamente, - Di più…
Sorridi e ti chini a sfiorargli il collo con le labbra, sentendo il suo respiro crescere un bacio dopo l’altro, e tutto quello che pensi è che il sapore non è lo stesso, la consistenza non è la stessa, il colore non è lo stesso, la grana non è la stessa, nemmeno il suono della voce che ti chiama è lo stesso, come non è uguale la sensazione che provi entrando dentro di lui e scavandoti a fatica uno spazio fra le sue gambe, cercando di replicare quello che avevi un tempo e che avevi finito per considerare un tuo diritto, salvo poi osservarlo dissolversi nel niente appena hai messo un piede fuori dal regno dell’unico sovrano dal quale tu abbia mai accettato di lasciarti sottomettere nel corso della tua intera esistenza.
Ti accasci contro di lui e Lionel gioca con le dita fra i tuoi capelli, solleticandoti la nuca.
- È stato-- - accenni incerto, e cerchi le parole, - bello, ma-
- Ma non sei lui. – completa Leo per te. Lo senti sorridere appena contro una guancia, ma non interrompe la carezza. Chiudi gli occhi. Non gli chiederai scusa, speri che capisca che vorresti e se lo faccia bastare.

Re: RPF Calcio (FC Barcelona), Leo/Zlatan, "Ma non sei lui."

[el-defe.livejournal.com]

Sorridi e ti chini a sfiorargli il collo con le labbra, sentendo il suo respiro crescere un bacio dopo l’altro, e tutto quello che pensi è che il sapore non è lo stesso, la consistenza non è la stessa, il colore non è lo stesso, la grana non è la stessa, nemmeno il suono della voce che ti chiama è lo stesso, come non è uguale la sensazione che provi entrando dentro di lui e scavandoti a fatica uno spazio fra le sue gambe, cercando di replicare quello che avevi un tempo e che avevi finito per considerare un tuo diritto, salvo poi osservarlo dissolversi nel niente appena hai messo un piede fuori dal regno dell’unico sovrano dal quale tu abbia mai accettato di lasciarti sottomettere nel corso della tua intera esistenza.
GH. OVERKILL. *defunge in ammirazione*
Bollino di odio extra perché è una manciata di parole soltanto e ti uccide. A dieci vinci l'orsacchiotto. E a quindici il buono benzina.

Original, F+F, pranzo al sacco

[sailor-jup88.livejournal.com]

"Quella del pranzo al sacco era una scusa, ammettilo" mormora lei, con le sue mani gelide un po' ovunque su di me.
"Non è esattamente questo il momento di parlarne" bisbiglio io, pigiata contro di lei nell'angusto spazio di un bagno pubblico. Non ammetterò mai che l'idea di portarle il pranzo al sacco a lavoro null'altro era se non un'abile mossa per passare un'oretta con lei...annessi e connessi!
"Allora spiegami perché siamo finite nel cesso di un bar, se nello zaino hai il mio pranzo!" dice lei, sbottonandomi i jeans e raggelandomi anche fra le cosce, con dita esperte e freddissime. Maledetto gennaio e maledetta la circolazione sanguigna pari a zero delle mani di questa splendida ragazza!
Reprimo un gemito e per tutta risposta le mordo il collo, facendola fremere di impazienza.
Amo queste situazioni in cui lei mi schiaccia al muro e mi mostra quanto mi desidera... in un certo senso, il bagno è il luogo ideale dove incontrarla.
Le sue mani finalmente stanno iniziando a scaldarsi, mentre mi abbassa i jeans, aiutata dai movimenti ormai frenetici del mio bacino.
La sua lingua scende a salutare il mio collo, i lobi delle orecchie, la mia bocca. I suoi occhi aperti mi fissano intensamente, cercando di imprimersi nella retina la mia espressione, il mio volto accaldato e il mio sorriso. Il palmo della sua mano non smette di premersi contro la stoffa delle mie mutande e darei chissà cosa per poterle togliere, ma non ne abbiamo né il tempo né lo spazio.
Invece le sposta per accarezzarmi lievemente: lo sa che mi fa impazzire, quando lo fa. Se chiudo gli occhi vedo esplodere mille luci dietro le palpebre e mi mordo la lingua per non chiederle di più, di più e subito...
Si ferma. D'improvviso le sue dita si bloccano a metà di una carezza e sento la sua voce che mi sussurra all'orecchio: "Ammettilo... se lo ammetti continuo, altrimenti ti lascio qui e me ne torno in ufficio!"
"Senza pranzare?" mi esce un pigolio, mentre cerco la sua mano con il bacino.
"Senza pranzare e, se per pranzare intendi una sveltina in un bagno, non pranzeremo per un bel po'" ghigna lei.
"Quanto ti piace avere ragione..."
"Almeno quanto a te piace portarmi il pranzo al sacco!"
Mi accontento di appoggiare la fronte bollente al suo collo mentre mi penetra con due dita, facendomi stringere i denti per non urlare: siamo in un bagno pubblico!

Re: Original, F+F, pranzo al sacco

[el-defe.livejournal.com]

FEMSLASH. ORIGINALE. ALLORA DIO ESISTE. \O/
(belliiiiiiiina **)

RPF Paramore, Hayley Williams/Josh Farro, "E tutto questo ti sembra normale per due migliori amici?"

[nemofrommars.livejournal.com]

[...] (http://nemofrommars.livejournal.com/1341.html#cutid1/)
“Hayley…” la chiama Josh con un sospiro affannoso, deglutendo a fatica quando le piccole mani di lei raggiungono la zip dei suoi jeans.
“Noi siamo migliori amici, giusto?”
“Sì…”
Lei chiude gli occhi e gli getta le braccia al collo, attirandolo contro di sé.
Ora può sentire –sentire veramente- come il punto di non ritorno sia arrivato per entrambi.
“E tutto questo ti sembra normale per due migliori amici?” chiede lui con una nota lievemente sarcastica nella voce resa roca dall’eccitazione.
Hayley non risponde, non prima di aver sfilato la maglietta a Josh ed essere sbottata in una risatina.
“Non saprei” soffia divertita, prima di baciarlo, soffermandosi a giocare col piercing che ha sul labbro.
Sarà normale quella voglia matta di saltarsi addosso, subito dopo ogni concerto, l’adrenalina ancora a vibrare nelle vene -senza nemmeno preoccuparsi di avvisare Zac, Jeremy e Hunter, poi- salire sul tourbus quasi perdendo l’equilibrio e evitando per un soffio di schiantarsi a terra nella frenesia di toccarsi, baciarsi, ridere senza motivo, e baciarsi ancora come non ci fosse un domani?
“No…” sussurra Josh sorridendo e socchiudendo gli occhi lucidi e offuscati di desiderio più dolci che lei abbia mai visto.
“Mm-h”, concorda Hayley, mentre lui le toglie il reggiseno e lo butta chissà dove, nel mucchio assieme al resto dei loro vestiti.
Non è normale per due compagni di band.
Non è normale per due migliori amici, no.
Ma muoversi contro Josh, respirare in lui, ridere e vivere di lui diventa proprio l’unica cosa necessaria; come la prima volta, quando per un imprevisto momento in cui erano rimasti soli e presi dalla frenesia adolescenziale e dal desiderio, si erano trovati su quella stessa branda del tourbus, avvinghiati a fare l’amore.
La ragazza chiude gli occhi e china il capo all’indietro, mugolando qualcosa di sconnesso, mentre Josh -chitarrista, migliore amico, qualunque cosa lui voglia-, le sfiora il collo con le labbra, le passa una mano tra i capelli e vi affonda il viso, come se volesse sparire in quelle mille sfumature di rosso.
Poi il viso del giovane scende più in basso, la bocca a soffermarsi nell’incavo della spalla, poi sul seno, sull’ombelico, più in basso ancora e-
“Oddio, Josh…”
Hayley si morde le labbra; ora è assolutamente certa che finirà per urlare.
E può giurare che Josh abbia smesso per un attimo di respirare quando l’ha sentita sussurrare il suo nome.
Ma poi il ragazzo continua a baciarla tra le gambe e allora Hayley non riesce proprio più a preoccuparsi di quello che dirà o farà, ma riesce solamente a stringere tra le mani i capelli di Josh e pregarlo di non smettere.
Non gliene frega di Zac, Jeremy e Hunter che potrebbero sentire –o peggio- vedere, non gliene frega niente di dover controllare la propria voce –non sta più cantando su un dannato palco, o no?-.
Josh si ferma e si solleva su di lei, ansimante, i capelli incollati alla fronte sudata, la stessa espressione timida e languida e incerta e così sua -come la prima volta, come ogni volta- a chiederle di poter continuare.
Hayley sospira e lascia che lui prenda spazio tra le sue gambe, che entri piano dentro di lei, come quella delicatezza e quella dolcezza che le ha sempre riservato, strappandole un gemito più sommesso degli altri.
Le loro mani intrecciate, il respiro ansante di Josh sulla pelle, le sue spinte sempre più intense e veloci, Hayley realizza all’improvviso di essere assolutamente fragile, vulnerabile ed egoista, perché ha donato se stessa a Josh più di quanto abbia fatto con ogni stilla della loro musica e che potrebbe davvero succedere qualunque cosa che non le importerebbe nulla.
Non la spaventa nemmeno più l’idea di essersi esposta troppo a qualcosa –quel qualcosa che ha sempre temuto dal giorno in cui ha visto i suoi genitori separarsi- che non può controllare in nessun modo, come ora non può fermare i brividi che le corrono lungo la schiena e i gemiti che non riesce pienamente a soffocare sulla bocca di Josh, mentre si inarca contro di lui sotto il suo ultimo affondo.
Importa solo di Josh, Josh che per lei c’è sempre, Josh che sa di sole e che brillerà sempre più di chiunque altro.

Supernatural, Dean/Sam, “Dovresti pagarmi per questo”

[ladymacbeth77.livejournal.com]

“Dovresti pagarmi per questo, lo sai?”
Dean aprì gli occhi, perplesso. Non era previsto un dialogo in quel momento. Chinò la testa giusto in tempo per incontrare le iridi verdi del fratellino. “Come, scusa?”
Sam sospirò. “Andiamo, Dean. Tutte le volte che sei nervoso, vuoi un pompino! Sono tuo fratello, mica un cazzo di antistress!”
“Questo è vero! Tu dai molte più soddisfazioni” ghignò Dean con una risatina perversa. “Andiamo, forza! Oggi sono particolarmente nervoso!”
Il fratello minore sospirò e riabbassò la testa, aprendo di nuovo le labbra per accogliere l'erezione del maggiore. Lo succhiò con la bravura che gli era propria, sviluppata in anni e anni di convivenza; lasciò che Dean venisse nella sua bocca, in modo che l'orgasmo portasse via con sé anche i problemi che affollavano la mente del ragazzo.
E mentre il seme caldo gli bagnava il palato e i gemiti dell'altro risuonavano nella stanza, disturbando il sonno dei vicini, Sam si fece un appunto mentale: se voleva che gli venisse riconosciuto il suo status di fratello, doveva entrare in sciopero. Magari Dean gli avrebbe pagato anche i contributi: l'idea di uno scambio di favori non gli dispiaceva poi così tanto.

Re: Supernatural, Dean/Sam, “Dovresti pagarmi per questo”

[babycin.livejournal.com]

La amo! *___*
L'immagine mentale di Sam che fa da antistress mi perseguiterà MOLTO piacevolmente per tutta la serata! Voglio anche io un antistress così! *ç*

RPF Calcio (Nazionale portoghese), Cristiano Ronaldo/Luìs Figo, Puta de lusso

[lisachanoando.livejournal.com]

Rating: R/NC-17
Warning: AU, Slash

QUATTRO E CINQUANTA

- Due e cinquanta, tre e cinquanta, quattro e cinquanta. – dice il ragazzo con un sorriso fintissimo a increspargli le labbra. Luís pensa ad Helen a casa, a ciò che potrebbe comprare a lei o alle bambine con lo stesso quantitativo di denaro, e poi sospira.
- Cos’è che fai per duecentocinquanta? – chiede quasi timoroso. Il ragazzo ride gettando indietro il capo e mostrandogli una chiostra di denti perfetti e bianchissimi, che spiccano contro le labbra e la pelle ambrata.
- Tu dimmi cosa ti puoi permettere. – risponde lui, lanciandogli un’occhiata quasi analitica, come volesse rubargli la risposta di dosso, indovinandola dalle pieghe del completo elegante e sobrio che indossa, - A come far fruttare i tuoi soldi poi penso io. – e si avvicina abbastanza da lasciargli sentire il suo profumo. È un profumo da ragazzino, sa di crema abbronzante, gel e colonia, di quelle grezze dall’odore penetrante, che solo nella beata idiozia dei tuoi vent’anni puoi credere sensuali. Luís di anni ne ha già trentasette, il periodo di beata idiozia di cui sopra l’ha superato abbondantemente, perciò sorride e basta nell’osservare i piccoli gesti con cui il ragazzo si fa avanti, mostrandosi come fosse una preda succulenta. Ogni suo movimento non fa che ripetere “mi vedi? Sono stupendo. Non dovrebbe esserti permesso sfiorarmi neanche a costi ben più elevati di quattrocentocinquanta euro, quindi cos’è che aspetti? Ti sto praticamente regalando il mio corpo, perché non ti muovi?”
In effetti, Luís non perde troppo tempo a riflettere. Quando il ragazzo si avvicina abbastanza, sporge le labbra in cerca delle sue, ed ha appena il tempo di assaggiarle che lui si tira indietro, ridacchiando con divertita malizia.
- Questo costa già tre e cinquanta. – gli fa sapere.
Luís si lascia andare ad un sorriso colmo dello stesso identico divertimento che fa brillare gli occhi del ragazzo.
- Come ti chiami? – chiede, e lui scuote il capo.
- Per questo ne servono quattro e cinquanta.
La mano corre veloce al portafogli conservato nella tasca interna della giacca. Lo estrae e ne tira fuori cinque banconote, cento, cento, cento, cento e cinquanta, ecco qui, per una persona normale sono i soldi di un affitto o di una rata del mutuo, e lui li usa per assicurarsi i favori della puttana più stronza di tutta Madrid.
Il ragazzo si china su di lui, lo allaccia al collo ed intreccia le dita dietro la sua nuca, sfiorandogli appena le labbra con le proprie.
- Cristiano. – sussurra in una carezza impalpabile, prima di baciarlo.
Luís non aspetta un secondo di più per stenderlo sul letto – il suo corpo è una sagoma color caramello che si staglia nettissima contro il biancore accecante delle lenzuola fresche di bucato dell’hotel di lusso in cui l’ha portato, e gli viene da ridere se pensa a quanto male l’abbia guardato il concierge quando l’ha visto apparire affiancato da quel ragazzotto bellissimo infilato in un paio di jeans ed una polo strettissima, che proprio non poteva fare a meno di continuare a masticare il chewing-gum in barba all’etichetta, da dietro i suoi enormi occhiali da sole a mascherina – d’altronde sono quattrocentocinquanta euro, frutti del suo lavoro, che se ne vanno fra quelle coperte, sul suo corpo che sembra scolpito nel marmo, sul sapore salato della sua pelle e sui suoi gemiti quando lo accoglie dentro di sé senza la minima difficoltà, con l’agio e la naturalezza di chi è abituato a farlo per mestiere a prescindere dal piacere che prova.
- Posso rivederti ancora? – chiede, spingendosi con forza sempre più in profondità nel suo corpo, e Cristiano sorride accarezzandogli in un bacio umido il collo e le spalle.
- Per questo – risponde in un ansito, - di euro ne serviranno almeno cinquecento.

Re: RPF Calcio (Nazionale portoghese), Cristiano Ronaldo/Luìs Figo, Puta de lusso

[el-defe.livejournal.com]

(Tanto puoi negarmi di farmela leggere prima, io la leggo dopo. E poi mi vendico pure, tsk.)

Non solo è azzeccatissima, scritta bene benissimo (vabbè, diciamolo a beneficio dei susseguenti, sia mai) e quant'altro, ma ci vuole talento per dare uno scorcio di AU che non solo lascia intatta una caratterizzazione al bacio, ma che lo fa pure in seicentoventi parole più titolo. *attacca furiosamente bollini*

Supernatural RPF, Jared/Jensen, “Preferivi dei fiori?”

[babycin.livejournal.com]

Rating: NC-17
Warning: Slash

ASTINENZA
Quanti giorni erano passati?
Cinque? Sei? Di certo, non una settimana intera.
Eppure Jared sentiva una smania incredibile dentro di sé, era come se il suo corpo fosse in astinenza da qualcosa. Ma non era un qualcosa che lo faceva sentire così teso, era qualcuno, era l’astinenza da Jensen.
Eric aveva dato loro la possibilità di prendersi una piccola vacanza fuori programma, ed entrambi erano volati a casa dalle rispettive famiglie. Pochi giorni, si erano detti. E pochi giorni erano stati, peccato che a Jared fossero pesati come settimane.
L’abitudine di vedere Jensen ormai tutti i giorni, di passare con lui 24 ore su 24, lo aveva fatto realmente assuefare alla sua presenza, alla sua voce, al suo corpo…
Scese dal taxi con una rapidità quasi surreale. Jensen era già tornato a casa e Jared voleva, doveva, vederlo subito.
Spalancò la porta ed entrò, chiamandolo a gran voce. Quando Jensen fece capolino dalla porta della cucina, gli si avvicinò con un sorriso e gli strappò letteralmente dalle mani il bicchiere d’acqua che teneva tra le dita. Lo appoggiò al bancone e poi prese il suo compagno per le spalle, spingendolo contro la parete, con le labbra prepotentemente incollate alle sue.
Uno sbuffò uscì dalle narici di Jensen quando la sua schiena picchiò contro il muro ma, invece di protestare, afferrò la maglia di Jared per attirarlo ancora di più contro di sé.
Aprì la bocca famelico per accogliere la lingua calda del suo amante, ne succhiò il sapore e strinse di più i pugni, solcandone la carne attraverso la maglietta.
Solo quando Jared scese a mordergli la mandibola, si lasciò sfuggire un gemito e abbassò le mani sulle sue natiche sode, stringendole con forza.
Jared si staccò, fissandolo con gli occhi accesi di piacere, e un sogghigno malizioso gli passò sulle labbra.
Si avvicinò al lobo di Jensen e lo leccò piano, mentre lasciava scendere una mano dal suo petto all’inguine.
“Sei felice di vedermi…” Non era una domanda, era più una constatazione.
“Sì…” ansimò Jensen. Non era una risposta, era più un’incitazione.
Le mani di Jared slacciarono rapidamente i jeans del compagno, abbassandoglieli di scatto.
Senza aggiungere altro si inginocchiò davanti a lui, liberando il sesso di Jensen, iniziando ad accarezzarlo lentamente, mentre infilava la lingua nel suo ombelico, mordicchiandogli il ventre.
“J-Jay…” balbettò l’altro, chinando il capo in avanti e cercando di intrecciare le dita con i capelli lunghi del suo uomo.
Jared leccava e succhiava la carne calda, massaggiando una natica di Jensen con la mano libera.
“Cazzo… cazzo…” ripetè l’altro, picchiando la testa contro il muro.
Quando finalmente sentì l’umido incavo della bocca di Jared chiudersi sul suo sesso, un gemito più simile ad un grido uscì violentemente dalle sue labbra. La testa gli girava, il mondo era un ammasso di puntini danzanti dietro le sue palpebre chiuse. Cominiciò a dare il ritmo a Jared, con i pugni chiusi nei suoi capelli.
Non durò molto, anzi, si stupì della rapidità con la quale l’orgasmo lo colse.
Venne nella gola ardente di Jared, gemendo parole inarticolate. Quando quest’ultimo si sollevò in piedi, baciandogli delicatamente le labbra, Jensen dovette attendere prima di poter dire qualunque cosa.
Il cuore gli rimbombava nelle orecchie e la bocca era troppo arida.
Si passò la lingua tra le labbra, sempre con la testa appoggiata al muro, e sorrise con gli occhi socchiusi, scuotendo leggermente la testa.
“E’ questo il tuo modo di salutarmi?” chiese infine, scostando una ciocca di capelli dagli occhi di Jared.
“Preferivi dei fiori?” rispose l’altro, sorridente e soddisfatto.

Re: Supernatural RPF, Jared/Jensen, “Preferivi dei fiori?”

[ladymacbeth77.livejournal.com]

Bravissimaaaaaaa!
Loro poi sono così belli, li amo insieme (e anche separati, ma insieme poi... *ç*) ♥

Green Day - Billie/Mike - "In ginocchio, carino."

[queenseptienna.livejournal.com]

Tutta la ff la trovate QUI. (http://queenseptienna.livejournal.com/125823.html) _{Giusto per fare un inciso, è la cosa più sconcia, più spinta e più malata che ho scritto e mi vergogno come una ladra.}

Warning: sadomaso

-E’ il tuo turno.- la Mystress prende Mike per i capelli, lo spinge contro la mia schiena e il suo respiro si infrange sulla mia pelle sudata.
Lui lascia scivolare fuori la lingua e mi lecca i segni delle frustate… chissà cosa prova a sentire il sapore del mio sangue sulle labbra.
-Va tutto bene.- mi sussurra all’orecchio, così dolce e gentile che mi scappa un singhiozzo. Quando Mike mi afferra per i fianchi e si spinge con forza dentro di me.
-Va tutto bene…- rantola ancora ed è davvero così. Sto bene, mi sento estatico ed eccitato, sto davvero godendo.
-Mike!- è l’unica parola che mi permetto di urlare; potrebbero anche sbranarmi dei cani che non me ne fotterebbe niente, nella mia testa c’è solo lui, l’unico in grado di ubriacarmi, farmi sanguinare e scoparmi senza soluzione di senso. Solo Mike e nessun’altro, perché è l’unico a provocarmi tutto questo.
E’ per lui che mi sono lasciato fare tutto questo.
Quando mi porta al piacere, mi pare di essere lanciato dritto verso il Nirvana. Poi, insieme alle manette, la benda sui miei occhi sparisce e finalmente, stanco, sudato e sanguinante, posso crogiolarmi nel calore del suo abbraccio rassicurante.
-Va tutto bene, amore.- sussurra di nuovo al mio orecchio, baciandomi la fronte e Mistress Simona ride, nei pressi della porta, già pronta per andarsene.
-Meravigliosi.- sorride, deliziata –Mi auguro di avervi insegnato un nuovo gioco. Complimenti Billie Joe, spero che la tua canzone nasca senza problemi.-

Re: Green Day - Billie/Mike - "In ginocchio, carino."

[babycin.livejournal.com]

"Va tutto bene..."
Sì, sì, tutto benissimo! *ççççççççççççç*
I miei complimenti sincopati O.o

RPF, Beatrice Borromeo/Marco Travaglio, Nella redazione vuota de "Il Fatto"

[la-fata-verde.livejournal.com]

ooochei, mi sento in dovere di avvisarvi delle seguenti cose: 1) è estremamente meglio leggerla tutta (la trovate esattamente qui (http://la-fata-verde.livejournal.com/5748.html#cutid1)
2)il POV interno mi fa abbastanza schifino, e ho come il terrore di aver reso Travagio indecentemente OOC. non vogliatemene per questo.

Una cosa di cui sei certo è che sei stato tu il primo a toglierle la maglietta e a spingerla contro il tavolo, mentre lei ti sbottonava la camicia e tu cercavi il gancetto del reggiseno e lei ti toglieva la cravatta e tu facevi planare le tue mani su quelle due manciate di neve che sono i suoi seni e lei si lasciava sfuggire un sospiro così bello che avresti voluto dipingerlo e…
E tu che la sfioravi tutta, delicatamente, come se avessi paura di romperla…
E lei che ti accarezzava con quella sua bocca sempre sorridente…
E voi due abbandonati sul tavolo, sparpagliando penne e fogli nella foga, senza fare attenzione a niente che non fosse…
Beatrice che ti tiene il viso fra le mani mentre ti bacia, e tu che pensi che non serve che ti tenga stretto, perché non hai la minima intenzione di andartene.
Beatrice nuda di fronte a te, la pelle che sembra sia stata levigata tanto è liscia e morbida e, sul serio, non riesci a smettere di baciarla.
Beatrice che geme il tuo nome mentre fate l’amore, quasi lo singhiozza, frastornata.

Re: RPF, Beatrice Borromeo/Marco Travaglio, Nella redazione vuota de "Il Fatto"

[sailor-jup88.livejournal.com]

L'ho amata tantissimo, complimenti!!!

RPF Calcio (FC Barcelona), Pep/Zlatan, "Non piangere."

[janetmourfaaill.livejournal.com]

( ... (http://community.livejournal.com/dietrolequinte/88749.html#cutid1) )

- Problemi con la trasferta, al solito. - Brontolò Pep, massaggiandosi le tempie. - Hai bisogno? - Gli rivolse uno sguardo interrogativo che subito divenne serio, quasi turbato.
Zlatan aveva deglutito, gli occhi saldamente nei suoi. Lo raggiunse e gli prese il cellulare per poi poggiarlo malamente sul tavolo. - Sì. -
Fece appena in tempo a individuare l'espressione addolorata di Pep – quella che gli vedeva costantemente addosso in quegli ultimi tempi, come se sapesse meglio di lui come si sentiva – e subito dopo lo stava baciando con foga, afferrandogli la nuca e costringendolo a retrocedere fino a finire spalle al muro.
Pep aveva preso a sbottonargli la camicia, e Zlatan quasi fu meravigliato dalla docilità con cui accoglieva quei baci quasi aggressivi, quella possessività così tipicamente sua.
In un momento fu a petto nudo e passarono pochi istanti prima che lo fosse anche Pep; lo privò velocemente della cintura, mentre la sua bocca percorreva tutto il torace depositando baci e piccoli morsi ogni dove.
Aveva la vista annebbiata e non sapeva il perché.
Si era premuto contro di lui, impaziente, liberandolo smaniosamente anche della biancheria. Pep aveva chiuso gli occhi e aveva inspirato violentemente, prendendogli entrambe le mani e portandosele in basso; lasciò che gli stringesse piano l'erezione e poi via via con maggiore decisione, mentre riprendeva a baciarlo con intensità. - Così... -
Con una mano Pep si era ancorato alla sua spalla, sopraffatto dal piacere, prima di scendere in basso e liberare anche lui dei pantaloni e dei boxer con esigenza. Prese a masturbarlo a sua volta, premendo la fronte contro la sua e contenendo a stento i gemiti.
- Ti prego... - Zlatan aveva appena mugugnato, eppure qualcosa nella sua voce aveva indotto Pep a fermarsi per scrutare il suo volto sudato. Una nota quasi impercettibile di autentica tristezza.
Ti prego.
Deglutì, rimanendo immobile per qualche istante: improvvisamente era spiazzato, si sentiva più nudo di quanto in realtà non fosse e non riusciva a fare altro che guardare Zlatan tenere gli occhi ostinatamente chiusi, l'espressione quasi sofferente. Quando finalmente capì il suo viso si distese e quasi fu grato a Zlatan per quegli occhi serrati, perché la dolcezza che in quel momento lo pervase era bene che rimanesse solo una sua consapevolezza, almeno per ora.
Si distaccò da lui in silenzio, facendolo voltare in modo che gli desse le spalle e appoggiasse la fronte al muro. Quando entrò in lui lo fece con sicurezza ma senza quella foga di poco prima; il capo a fianco all'incavo del collo, aveva ripreso ad ansimare con lui mentre aumentava le spinte. - Jos... -
Pep chiuse gli occhi, avvertendo Zlatan irrigidirsi subito dopo aver accennato a pronunciare quel nome. - Non importa. - Glielo disse piano, all'orecchio, una mano che prendeva ad accarezzargli il capo quasi con fare paterno.
Lo sentì singhiozzare, così cercò di voltarlo per poterlo guardare negli occhi, ma quello non volle saperne.
Non voleva vederlo e sapeva perfettamente il perché. Lo aveva pregato, poco prima, perché averlo di fronte lo turbava. Non era a lui che aveva pensato, sin dall'inizio.
- Non piangere. - Gli sussurrò, pacatamente.
- Non sto piangendo. -
Sospirò contro la sua spalla per poi abbracciarlo come poteva, senza aggiungere altro.


( ... (http://community.livejournal.com/dietrolequinte/88749.html#cutid1) )

RPF storico, Eraclito/Parmenide, discussione

[kuroi-nezu.livejournal.com]

Note Autrice: il termine “erastes” indica nell’antica Grecia il maestro che cresceva e insegnava all’allievo in cambio di prestazioni sessuali. L’arché è l’origine del mondo su cui indagano sia Parmenide che Eraclito, la “doxa” indica le sensazioni e i sensi che entrambi i filosofi ritenevano fossero ingannevoli e inattendibili. Il “panta rei” è la dottrina di Eraclito secondo cui tutto muta.

Fan fiction integrale °o° (http://kuroi-nezu.livejournal.com/570.html#cutid1)

< I sensi ingannano.> rispose secco quello.
< Oh, su questo siamo perfettamente d'accordo! - dichiarò dolcemente il più vecchio - Ad esempio...>
Parmenide non ebbe tempo di chiedersi quando le distanze tra di loro erano state ridotte così drasticamente.
< L'imbarazzo che provi adesso in realtà è solo un inganno.> sussurrò Eraclito a pochi millimetri dall'orecchio dell'altro.
< Non c'è alcun imbarazzo.> ribatté il giovane controllandosi il più possibile.
< Bé... ancora meglio.> concluse l'uomo.
Il ragazzo si trovò rovesciato per terra senza capire esattamente come, quando e perché, ma qualcosa lo trattenne dal ribellarsi: agitarsi in quel momento voleva dire perdere dignità e darla vinta a quell'uomo e questo non doveva succedere.
Così non cercò di districarsi dalla presa dell'altro, limitandosi a fissarlo nel modo più glaciale possibile.
Un po' difficile, visto che il sangue gli affluiva in fretta al basso ventre e le mani di Eraclito si insinuavano sotto la veste.
Eraclito si stava divertendo come un matto, senza contare che il tutto oltre a essere divertente era anche parecchio piacevole.
< Non ti conviene seguire la doxa, Parmenide.> sussurrò mentre gli mordeva una spalla, sfilandogli in fretta la veste.
Il ragazzo aveva tutta l'intenzione di rispondergli, ma ogni commento sarcastico si tramutò in gemito quando l'uomo prese ad accarezzargli il membro.
Mentre una vocina antipatica nella sua mente suggeriva al giovane che la risposta acida che si trasformava in gemito andava a favore della teoria del divenire di quel porco, quasi senza rendersene conto Parmenide cominciò a sfilare la veste all'altro.
Eraclito constatò che decisamente il ragazzo aveva avuto un erastes prima di lui: Senofane se l'era scelto dannatamente bene.
Parmenide si trattenne da ogni manifestazione di dolore quando l'uomo cominciò a prepararlo: era ancora una sfida quella, dopo tutto.
Eraclito se ne accorse e, leccandogli lentamente il lobo, sussurrò:< Non ho il doppio della tua età per niente, ragazzino. Se ti fa sentire meglio urlare, fallo.>
Il ragazzo rispose spingendosi col bacino verso le due dita che lo stavano penetrando e lo guardò con aria letale.
Il più vecchio dovette controllarsi per non scoppiare a ridere: se il moccioso voleva la guerra, l'avrebbe avuta.
Tolse inaspettatamente le dita dall'entrata, provocando un mezzo gemito scontento che venne subito bloccato dalla sua bocca su quella dell'altro.
Parmenide chiuse gli occhi cercando di provare più disgusto possibile nell'intrecciare la sua lingua con l'altra.
Quando sentì il membro del filosofo premere sulla sua apertura aprì gli occhi di scatto, trovandosi davanti l'onnipresente sorrisetto ironico che l'avrebbe perseguitato per anni.
E con la prima, inaspettata spinta non riuscì a trattenere un grido di piacere.
Nel bel mezzo delle spinte Eraclito si concesse di ammirare il ragazzino: aveva il volto rosso, le labbra aperte, gli occhi serrati. Le mani erano ancorate saldamente alle spalle dell'uomo.
Sì, tutto sommato Eraclito apprezzava molto quel genere di discussione.

Re: RPF storico, Eraclito/Parmenide, discussione

[xmelchanx.livejournal.com]

Io ti amo ;O; Apparte che è scritta da dio, della serie che rimani lì a leggere con gli sberluccicanti, esprimi la filosofia in una maniera assurda: diodelfangirling santo, esprimi tutti i concetti chiarissimi e i dialoghi sono incantevoli.
Cacchio se questa è bravura, cioè.

... e adesso io i due me li studio tutti in un altro modo, eh XD

Harry Potter, Harry/Severus, Disciplina

[maharetishtar.livejournal.com]

Bad Romance

Warning: Bondage, relazione dominante sottomesso

L'unico indumento che Harry ha addosso, sono un paio di calzini a righe che gli arrivano al ginocchio.
È inginocchiato sul pavimento di pietra fredda dei sotterranei di Hogwarts, negli appartamenti privati del professor Snape: le mani immobilizzate dietro la schiena, una benda sugli occhi e in bocca il cazzo duro di Severus.
L'uomo gli accarezza i capelli, la fronte e la nuca, mentre Harry lecca sapientemente le vene gonfie, passando la lingua su tutta la lunghezza dell'altro, cercando di cogliere ogni segno di cedimento nell'altro.
Quando è proprio lui ad essere sull'orlo della follia: Severus sorride, il suo solito sorriso sadico, il sorriso che Harry adora vedergli in viso, rivolto solanto a lui, prima di aumentare la velocità del vibratore, facendo gemere con forza Harry attorno alla propria erezione.
Harry rimane qualche secondo immobile, cercando di abituarsi ai nuovi movimenti del vibratore dentro di sé e per riprendere fiato: geme più forte, quando Severus lo colpisce leggermente al fianco con il frustino che ha in mano.
Severus sente di nuovo la bocca calda di Harry su di sé e sospira, regalandogli almeno quella piccola soddisfazione.
Più lo osserva, in situazioni del genere, più si chiede come abbia fatto a non vedere prima questo lato del ragazzo, la parte di lui che ama essere dominata, controllata e portata all'estremo, fino a non poterne più.
Harry è bravo a sopportare, è bravo a restare in ginocchio o immobile per ore, senza poter venire, senza poter far altro che quello che gli viene detto.
Quello che lui gli dice di fare.
Sente il fondo della gola di Harry contro la punta del suo pene e geme, stavolta, stringendo i capelli neri ribelli, sentendo il ragazzo ansimare contro la sua carne.
È quasi insopportabile da guardare e da subire.
- Basta così. -
Harry lascia andare la sua erezione e sente Severus alzarsi in piedi: vorrebbe toccarlo, vorrebbe essere toccato, ma ha imparato che restare buono e fare quello che gli viene detto è il modo migliore per ottenere quello che vuole.
Harry sente la consistenza dura e fredda del frustino in bocca, il sapore acre del cuoio che gli si spande in gola.
Lo lecca lentamente, sentendo su di sé lo sguardo di Severus, immaginando i suoi occhi profondi e scuri, riuscendo quasi a vedere il suo sorriso beffardo.
- Sei un bravo bambino, Potter. Proprio bravo. -
Severus gli toglie il frustino di bocca e lo bacia, sentendolo abbandonarsi contro di sé, strusciarsi contro il suo corpo.
Gli accarezza la schiena, sentendo le ossa sotto le dita.
Harry rabbrividisce e lo stringe di più, gemendo piano nel suo orecchio.
Quando sente le mani di Severus sulla sua erezione, si lascia andare tra le sue braccia, lasciandosi toccare, lasciando che l'altro gli dia finalmente quello che vuole.
Viene con il viso contro la spalla di Severus, la mano dell'uomo stretta attorno a lui.
Severus lo bacia di nuovo, lasciando che Harry, senza più forze, si abbandoni tra le sue braccia: lo libera dalle manette e lo solleva, sentendo il suo peso leggero tra le braccia, i suoi occhi verdi stanchi e contemporaneamente luminosi.
Lo vede sorridere e sorride a sua volta.
- Davvero bravo. -

Axis Powers Hetalia, America/Francia+Inghilterra, Webcam

[kurenai88.livejournal.com]

Sono due capitoli. Metto il link a entrambi^^

Rating: Rosso
Parte: 1/2

[...] (http://princesskurenai.blogfree.net/?t=2082170)
“ A-Alfred...” riuscì incredibilmente a soffiare, con un tono supplichevole che pensava di non possedere, mentre osservava la camicia scarlatta scivolare, leggera, lungo le braccia muscolose dell’americano che, leccandosi le labbra, riprese a carezzare il petto finalmente nudo.
“ Mh...” mugolò America quando le lunghe dita si strinsero attorno ad un capezzolo e iniziarono a frizionarlo lentamente, tirandolo talvolta verso l’alto. Inghilterra fu quasi certo di poter vedere quel bottoncino di carne indurirsi e quello bastò per spingerlo ad aprirsi i pantaloni per liberare il suo membro, ormai fin troppo eccitato per restare lì rinchiuso dentro gli indumenti senza provare un’insopportabile frustrazione.
Arthur avrebbe voluto fare e dire tante cose in quel momento - pregarlo di smetterla e di raggiungerlo immediatamente lì a Londra, ad esempio - ma non ne era in grado, riusciva solo ad aprire e richiudere la bocca quasi come un pesce, tenendo ancora gli occhi fissi sullo schermo. Gemendo quasi di stupore quando Alfred portò una mano sui pantaloncini, aprendoli muovendo leggermente il bacino, facendolo ondeggiare.
“ Oh G-God...” ansimando, si lasciò andare sulla sedia, incredibilmente scomoda ma unica cosa che in quell’istante era in grado di sorreggerlo: sentiva che sarebbe potuto svenire da un momento all’altro.

Rating: Rosso
Parte: 2/2

[...] (http://princesskurenai.blogfree.net/?t=2083848)
“ Nh...”, i versi di Alfred erano quanto di più eccitante avesse mai sentito e, con lo sguardo fisso sullo schermo, riuscì seriamente a dimenticarsi ogni singolo istinto omicida che l’aveva attraversato in quegli ultimi minuti.
Vedeva solo il pollice che aveva tappato la punta dell’erezione, frizionandola, spargendo con quei movimenti il bianco e prematuro seme.
Vedeva le labbra socchiuse dell’americano, umide e rosse socchiudersi in gemiti.
Vedeva l’indice raggiungere il fratello per iniziare a stringere il glande, massaggiandolo ed allargando leggermente la sensibile apertura.
E in quell’istante sentiva solo le urla di piacere di Alfred.
“ F-Francis...”, non gli importava se il nome che gemeva non era il suo, nei suoi occhi e nelle sue orecchie c’era solo America in preda al piacere.
“ Dimmi quello che vuoi, mon trésor...”, soffiò con voce roca il francese, leccandogli il collo.
“ Mhh... Scopami... Please...”, lo pregò l’americano, facendo ondeggiare il bacino per andare incontro alla mano che lo torturava, causando nell’inglese un ancor più violento gemito frustrato.
God, voleva essere lì.
“ Come desideri, mon petit...”, rispose Francia allontanando l’arto per far distendere Alfred in modo che anche il loro spettatore vedesse e desiderasse di essere in quella stanza, con loro.
America guardò Francis con il viso rosso e sudato, leccandosi ancora le labbra gonfie - era l’immagine dell’erotismo e Arthur non era lì per vederlo e per trarre piacere da quella sua dannata arrendevolezza. Francia carezzò le gambe dell’americano, lento, allargandole quasi con dolcezza.
“ God...”, gemette l’inglese, fissando lo schermo, sperando - stupidamente - che si aprisse un varco temporale che lo trasportasse a Washington.
Doveva essere lì.
Voleva essere lì.
Ansimò e, all’urlo di Alfred alla veloce penetrazione del francese, riuscì finalmente a chiudere gli occhi per qualche istante, serrando al tempo stesso la mano sul suo membro, iniziando a muoverla al ritmo dell’amplesso che si stava consumando dall’altra parte del mondo. Ad ogni spinta di Francis, il palmo scendeva fino alla base della sua erezione, assecondando il movimento sollevando il bacino. Sentiva i loro gemiti, rochi e di piacere, e lui li seguiva, imitandoli e fissandoli invidioso ed eccitato come non mai.

Re: Axis Powers Hetalia, America/Francia+Inghilterra, Webcam

[gondolin-maid.livejournal.com]

"America fa sempre le cose in grande!”
*ridacchia*

...no, seriamente, tutto quello che posso dire è: :Q___________________________ *ç* awwwwww! *proprietà di linguaggio ridotta a zero*
Ci speravo, che qualcuno prendesse questo prompt, perché sembrava una figata! E sei riuscita a farlo venire benissimo<3 *farfalle nello stomaco*

ER, Benton/Carter, "Più di tre ore di sonno a notte e divento fiacco tutto il giorno."

[zoedriver.livejournal.com]

Sleep Carefully

[...] (http://zoedriver.livejournal.com/40241.html#cutid1)

E' come se Peter tutte queste cose le leggesse nei suoi occhi assonnati, e allora ride ancora, con quella voce bassa, ride sotto i ridicoli baffi e si avvicina, la risata si fa più profonda, e John non è del tutto sicuro che stia davvero accadendo.
Il letto di un ospedale è in media troppo piccolo per una persona sola.
“Poteva anche andare peggio, comunque” mormora Benton appoggiando la testa sul cuscino. E' un turbinio di luoghi comuni, ma a John, che non è sicuro di star sognando o cosa, sembra un momento perfetto e non vede l'ora di addormentarsi pensando alle mani del dottor Benton sui suoi fianchi, ai baffi del dottor Benton sul suo collo, agli occhi neri del dottor Benton sulla sua nuca.

Deve essere per forza un sogno di quelli che non racconta mai a nessuno. Nessun saggio, fenomenalgeniale dottor Benton butterebbe all'aria il piano perfetto di dormire due alla volta. Non lo farebbe mai, si dice John, Peter che è capace di pensare a questo o a quel caso per giorni e giorni ininterrottamente, a un caso e a nient'altro, nient'altro al mondo, come il grande professionista che è e che...-
Le mani di tutti sono gelide a Chicago. Le mani gelide di questo geniale professionista, insidiano l'elastico dei suoi stupidi pantaloni verdi. E gli sembra di sentirlo sorridere mentre i baffi si fanno umidi contro il suo orecchio.
E nonostante i problemi con le figure autoritarie, quello che John riesce a mormorare, come un bambino demente, come uno specializzando assonnato e come un amante poco reattivo
“Non dorme mai, lei?”
e Peter ride del fatto che gli dia del lei, mentre percorre con la mano la sua erezione assonnata e poi riflette, e con voce atona risponde
"Più di tre ore di sonno a notte e divento fiacco tutto il giorno. Dovresti averlo imparato”
John, come una bambolina stonata tra le sue mani, volta il capo in modo innaturale, in quel letto troppo piccolo, con l'erezione di Peter che gli preme sulla schiena e la mano e il suo dolcissimo, violentissimo su e giù e la generale sensazione di surrealità data dal buio in una stanza piena di stupide spie luminose e ancora su è giù, Peter che gli sorride sul collo e succhia il lobo e John che vorrebbe soltanto riuscire a – ecco, ecco lo sta baciando e adesso si sente come se potesse, come se fosse la cosa più giusta da fare e...-
John si chiede chi pulirà quelle lenzuola e quando lo farà e quanti altri medici ed infermiere ci dormiranno prima che accada. A Peter non importa niente.

RPF Placebo, Brian/Steve (Forrest), "Vuoi filmarmi anche adesso?"

[jen-jm.livejournal.com]

La trovate anche qui (http://jen-jm.livejournal.com/111486.html)
Masterpiece

--

Brian sa esattamente come è finito in quella situazione. Oh, se lo sa.

Potrebbe mentire e sostenere di non averne la minima idea, di essere una vittima innocente in tutto ciò, ma la verità è che lo sa dannatamente bene. Probabilmente perché, fin dal giorno in cui ha incontrato Steve per la prima volta, ha provato l’insostenibile impulso di afferrarlo per la maglietta e trascinarlo verso la più vicina superficie sgombra. E si sa che lui agli impulsi non è che resista più di tanto.

Quindi non è sorprendente che si ritrovi nel letto della sua camera d’albergo, con Steve sdraiato sotto di lui, sudato e ansimante come nelle sue migliori fantasie. Non è stato facile arrivare a questo punto, però. Non che Brian si sia fatto scrupoli di coscienza; sedurre batteristi non l’ha mai considerata una cosa sbagliata, immorale o che altro. E’ che quel particolare batterista gli ha resistito più di quanto si sarebbe aspettato, lo ha respinto per mesi prima di cedere. E quella, oh, quella è una cosa che Brian ritiene sbagliata e immorale. Ne è ancora più convinto ora che è finalmente riuscito nel suo intento e non sa, sinceramente, come ha fatto a resistere tutto quel tempo.

“Brian,” mormora Steve, artigliandogli un avambraccio, mentre la sua schiena si inarca appena all’ennesima spinta di Brian.

Il cantante non risponde, si limita ad afferrargli i polsi e a guidarli verso la spalliera. Steve afferra le sbarre di legno e apre gli occhi, cercando immediatamente lo sguardo di Brian. Quando lo incontra, non può fare a meno di sorridere soddisfatto dell’espressione che vi legge.

“Sei un fottuto capolavoro,” si lascia scappare Brian e i suoi occhi tornano alla distesa di pelle e inchiostro che si trova davanti. Il ritmo rallenta mentre le sue dita percorrono velocemente l’addome del ragazzo con aria quasi adorante, per poi fermarsi lungo i fianchi.

“Vuoi filmarmi anche adesso?” scherza Steve, ma il suo respiro accelera inevitabilmente quando le dita di Brian lo afferrano più saldamente e i movimenti tornano ad essere decisi, avidi, impazienti.

“Me lo lasceresti fare?” Brian si china fino a sussurrargli le parole sulle labbra e per mantenere la posizione è costretto a lasciare la presa e ad usare le mani come sostegno.

“No,” risponde Steve con quella che nelle intenzioni è un’occhiataccia, ma risulta assai poco efficace.

Brian gli sorride per un attimo, poi improvvisamente i suoi movimenti si fanno più affrettati, più frenetici e Steve sa che non è l’unico vicino all’orgasmo. E’ comunque il primo a venire e lo fa mormorando una serie di imprecazioni alternate al nome di Brian. Il cantante gli chiude la bocca con la propria e lo segue qualche secondo dopo, per poi lasciarsi cadere al suo fianco senza troppe smancerie.

Per qualche momento regna il silenzio, poi Brian si volta a guardarlo con un sorrisetto che non promette nulla di buono. “Cambierai idea anche su questo.”

La frase suona come una promessa e una minaccia allo stesso tempo, ma Steve è troppo impegnato a cercare di respirare per dargli davvero ascolto.

--

Dovete sapere che: alla data di Verona del 18 luglio Steve ha aperto il concerto suonando la chitarra e cantando. Nel mentre, Brian era a lato del palco con un sorrisone enorme che lo filmava con il telefonino. Ah, l’amore. <3

Re: RPF Placebo, Brian/Steve (Forrest), "Vuoi filmarmi anche adesso?"

[nejem.livejournal.com]

Come dissi prima, il video ci sta, eccome se ci sta!!! *ççç*

Axis Powers Hetalia, Belgio/Spagna, Fiocco

[kurenai88.livejournal.com]

Rating: Rosso (diciamo Rosso Sbiadito)
Conteggio Parole: 140 (Word)

Il Fiocco Preferito

“ Belgio... ehm... non penso sia il caso.”, mormorò Spagna cercando di liberarsi dalla corda che la donna aveva usato per legarlo. “ Sono scomodo e fa malissimo!”
La belga lo guardò fredda, in un’espressione che ad Antonio ricordò tanto quella del fratello, Olanda.
“ Non è il caso?”, ripeté con voce fintamente calma, andando a premere con il piede sul membro dello spagnolo che mugugnò tra il dolore e il piacere per via di quel duro contatto. “ Non ti rendi conto di quello che hai fatto.”
“ È stato un incidente!”
“ Fatalità o meno, tu hai rovinato il mio fiocco preferito, ed ora la pagherai.”, dichiarò ghignando, sfregando il piede contro l’organo nudo.
“ A-ah... te ruego...”, ansimò Spagna.
“ Fai tanto il ritroso...”, Belgio aumentò la pressione del piede. “ Ma tanto so quanto ti piace.”

Axis Powers Hetalia, Bielorussia/Russia, catene

[kurenai88.livejournal.com]

Rating: Rosso
Conteggio Parole: 276 (Word)
Warning: Incest

Catene

“ B-bielorussia...”
Russia balbettava e tremava - non era per il freddo, nonostante la prigione fosse gelida e buia -, si azzardava a mormorare vane preghiere, ma lei non avrebbe avuto pietà: nel suo dizionario non esisteva quella parola.
“ Dopo questa notte, Fratello Russia...”, esordì, facendo scorrere le catene con le quali aveva immobilizzato il russo per metterlo una posizione a lei più congeniale. “ Niente potrà dividerci. Saremo come marito e moglie.”
Osservò con brama il corpo nudo dell’uomo che da sempre aveva amato. Muscoloso, candido e intervallato di tanto in tanto di cicatrici.
“ L-liberami...”
Non rispose, iniziando invece a spogliarsi quasi con fretta. Russia non poteva scappare ma lei aveva aspettato troppo per averlo e non resisteva oltre: lo voleva subito.
Si sedette quindi sulle gambe di Ivan, sfregando la sua femminilità sul membro ancora a riposo dell’uomo, sentendolo quasi subito reagire.
“ Mi desideri anche tu Fratello Russia, l’ho sempre saputo.”, dichiarò sorridendo maliziosa, allacciando un braccio attorno al collo del russo per sorreggersi.
“ N-non...”
“ Shh... non c’è bisogno di parlare.”, si sollevò appena, infilando la mano tra le gambe per allargare con due dita la sua femminilità per agevolare la penetrazione.
“ B-bielorussia!”, le catene tirarono pericolosamente mentre Russia tentava inutilmente di liberarsi, tendendo le braccia e facendo forza.
Vani tentativi.
Natalia sorrise e, afferrandogli con decisione la testa lo baciò con violenza mentre si calava sul membro del fratello, prima lentamente poi, quando si abituò iniziò ad aumentare il ritmo, gemendo nella bocca di Ivan.
Riusciva solo a pensare due semplici cose: che finalmente Russia era suo e che avrebbe dovuto benedire quelle catene per averglielo permesso.

Re: Axis Powers Hetalia, Bielorussia/Russia, catene

[la-fata-verde.livejournal.com]

urge fare bene lo spelling di tutte le lettere: U-A-O!!! *___________*
è BELLISSIMA! *_*
Bielorussia è tremendendamente IC e io amo Ivan Ivan è così cuccioloso con lei che... aaah! ho le lacrime agli occhi!! *__*

RPF Calcio (Inter FC), Davide/José/Mario/Zlatan, "Vedete? È docile come un agnellino, se [...]"

[lisachanoando.livejournal.com]

Rating: NC-17
Warning: 4some, Slash, Oral!Sex, Idiozia varia ed eventuale.

IL SILENZIO E' D'ORO

[...] (http://community.livejournal.com/dietrolequinte/89551.html)

- Be’? – dice quindi, con quel suo italiano strascicato e un po’ lagnoso e dannatamente sensuale, col tono preciso di chi ti concede la sua attenzione come un preziosissimo dono, - Che aspettate? La bestia ha bisogno di essere domata. – ghigna, spingendosi più profondamente dentro il suo corpo.
Zlatan ringhia, rispondendo al richiamo quasi animalesco delle sue mani che gli tirano i capelli come redini, per tenerlo buono.
- Stronzo… - mugugna, impossibilitato a muoversi. Mario sospira.
- Sempre la stessa storia… - borbotta quasi annoiato, seguendo Davide e piazzandosi disinvoltamente alla sinistra di Zlatan, mentre il più giovane s’inginocchia e, con l’espressione di un bambino che si appresta a mettere le mani sul suo giocattolo preferito, si china sull’erezione dello svedese, sfiorandola quasi timorosamente con le labbra prima di prenderla in bocca fino alla base, inspirando profondamente ed appiattendo la lingua per farle spazio.
- Questo è- - biascica Zlatan, deglutendo a fatica, - è scorretto.
- Per carità, fa’ silenzio. – sbotta Mario, afferrandolo per il mento e costringendolo a voltarsi verso di lui. Lo fissa negli occhi per qualche secondo, prima di sciogliersi in un sorriso felice e arreso e improvviso come solo quelli dei ragazzini possono essere. – Cazzo quanto sei bello, fanculo. – commenta come fosse una scoperta improvvisa degli ultimi minuti, e si appoggia al tavolo per chinarsi sulle sue labbra, baciandolo profondamente ed impedendogli qualsiasi protesta possa venirgli in mente di avanzare contro tutti loro che si stanno evidentemente prendendo gioco di lui quando quella vacanza era stata progettata per rilassarsi e basta, non certo per essere violentato sul tavolo durante la colazione della domenica mattina.
Negli smottamenti che arruffano ancora di più ciò che sul tavolo è stato sparso solo per addobbo, dato che tutti mettono in bocca di tutto tranne che il cibo che a quello doveva essere destinato, un’arancia rotola giù verso il pavimento, e nella caduta libera incontra la testa di Davide, sulla quale rimbalza prima di andare ad accasciarsi in un angolo, immobile. Davide mugola, mugola tutto attorno a lui, Zlatan cerca di rafforzare la presa contro gli angoli del tavolo e si sente cedere le gambe mentre le labbra di Mario sulle sue gli tolgono il fiato e José irrompe dentro di lui con la violenza di un cataclisma, cingendolo per i fianchi e mugolando il suo nome sulla pelle della sua nuca, causandogli i brividi.
Quando viene, Davide non fa una piega. Si ritrae appena, ma non del tutto, resta lì incollato alla sua pelle come sapesse di zucchero, e lo accarezza piano mentre, diligentemente, lascia scorrere la lingua tutta attorno e sopra la punta, ingoiando in silenzio. Zlatan lascia andare un sospiro stremato fra le labbra di Mario e José regala a tutti un sorriso storto dei suoi, carico di una soddisfazione che non sarebbe altrettanto bravo ad esprimere con le parole.

[...] (http://community.livejournal.com/dietrolequinte/89551.html)

Re: RPF Calcio (Inter FC), Davide/José/Mario/Zlatan, "Vedete? È docile come un agnellino, se [...]

[kurenai88.livejournal.com]

è juventina ma shippa tutto lo shippabile
DIO! Io ti venero *ç*
Muore a riuscire a scriverle io simili... simili... ok! Non so scrivere RPF e ti invidio da morire *ççççç*

RPF Calcio (Inter FC), Mario/José, crampi

[lisachanoando.livejournal.com]

Rating: R
Warning: Slash

AND JUSTICE FOR ALL

- C’è gente che viene pagata per fare questo lavoro. – sbotta José, annoiato a morte, cercando di continuare a dirigere la squadra ed aiutarlo a sciogliere i muscoli contemporaneamente.
- Non sono tanto bravi. – mente Mario, concedendosi un mezzo sorriso da bambino cattivo, - Concentrati, mister, che se non stai attento fai danni.
- Io e te dovremo ridiscutere questa faccenda del darmi del tu. – ringhia l’allenatore, indispettito, - Ti pare che qualcun altro oltre te si permetta di prendersi certe confidenze nei miei confronti?
Mario scrolla le spalle.
- Ibra lo fa. – risponde con falsa innocenza. José guarda altrove.
- Ibra è un’altra cosa. – risponde, - E comunque non ho mai dato il permesso neanche a lui, se l’è preso e basta. – lo fissa, inarcando un sopracciglio, - E tu non hai le qualità per farlo.
Mario gli ricambia lo sguardo, e i suoi occhi brillano. Il piede, coperto solo dal calzino e fino a poco fa saldamente incastrato tra la mano e il fianco del mister, scivola lungo il suo ventre, pressandosi appena fra le sue gambe. Tenendosi sollevato da terra coi gomiti, Mario lo fissa e basta, quasi con ostinazione, continuando ad accarezzarlo lentamente attraverso il cotone sottile dei pantaloni della tuta.
- Mario. – grugnisce José, con estremo disappunto, - Non in mezzo a tutti.
- Fermami. – risponde sbrigativamente lui. José è furioso, può vederlo dalla piega delle sue sopracciglia e dall’ombra scura che rende opachi i suoi occhi. Porta entrambe le mani ad afferrare il suo piede, per qualche secondo Mario si permette anche di pensare che forse lo fermerà davvero, ma poi José si rilassa, i suoi occhi si chiudono e alle sue labbra sfugge un sospiro rassegnato mentre, lontano dagli sguardi indiscreti di giocatori ed assistenti, impegnati a lavorare seriamente, loro sì, in mezzo al campo, si struscia contro di lui, cercando di contrastare le sue carezze con spinte brevi e discrete, sperando più che altro nella buona sorte.
Quando José si ferma all’improvviso, strizzando le palpebre con forza per un millisecondo che lo riempie di soddisfazione, Mario sorride e si inumidisce le labbra.
- …la tua gamba – deglutisce José, staccandosi repentinamente da lui con imbarazzo palese, - è troppo in forma, per essere quella di uno che s’è accasciato in terra in preda ai crampi dieci minuti fa. – borbotta, mollandolo lì e dirigendosi speditamente verso il primo bagno disponibile all’interno del centro sportivo.
Dopo averlo osservato scomparire oltre la porta, Mario resta disteso e guarda il mondo circostante sentendosi forte. Senza nessun motivo in particolare.
Cerca Zlatan, e quando lo trova vede che lui lo sta già guardando. Sorride, chiedendosi da quanto lo stia facendo, e sorride perfino con maggiore convinzione quando lo vede cambiare espressione – da sbigottita a furiosa – ed allontanarsi a grandi passi verso il punto più lontano da lui sull’intera superficie del campo.
- C’è chi la chiamerebbe vendetta. – commenta Davide, apparso dal nulla sulla panca poco distante. Mario ride, alzandosi in piedi e saltellando brevemente sul posto per rimettersi in condizioni di allenarsi.
- Io la chiamo giustizia.

Re: RPF Calcio (Inter FC), Mario/José, crampi

[chia25.livejournal.com]

Io la chiamo cosa meravigliosa che hai appena prodotto.

[lisachanoando.livejournal.com]

Rating: NC-17
Warning: Underage, Oral!Sex, Follia.

L'INNOCENZA E' NEGLI OCCHI DI CHI GUARDA

- Oh-- cazzo! – ansima Josep, e la prima cosa che fa, anche se sa che sarebbe in teoria idealmente più o meno forse scorretto, è poggiare una mano dietro la nuca di Bojan e attirarlo contro di sé, perché possa accoglierlo più in profondità, fino a sentire il cazzo premere contro la parete della gola, e l’unica cosa che spera e per cui prega è che non soffochi né qualcos’altro di altrettanto drammatico o sconveniente – anche se si chiede, pure con qualche ragione, se possa essere più sconveniente soffocarsi mentre si fa un pompino al proprio allenatore o fargli un pompino e basta.
Alla fine decide che la cosa più sconveniente di tutte in assoluto è quella che si verifica, e che poi si traduce non solo in Boji che continua a succhiare tranquillamente, ma che lo fa pure con un certo gusto, cosa che lo porta a chiedersi un mucchio di cose sensate e giustissime, tipo quali siano gli hobby di questo ragazzino, come sia arrivato al punto in cui è adesso e soprattutto la cosa più importante e anche la più idiota, cioè chi gli ha insegnato a muovere in questo modo la lingua, dannazione anche a lui, e se è autodidatta merita un premio e promozione in prima squadra a tempo di record, perché i talenti, insomma, vanno incoraggiati.
Si accascia sul materasso e riprende a respirare con tanto affanno da chiedersi se per caso non sia andato in apnea da qualche parte fra la prima e la seconda volta, ma è troppo sconvolto dal desiderio immediato che lo prende quando pensa alla possibilità di un terzo tentativo per potercisi concentrare davvero.
Boji resta lì fra le sue gambe, struscia il musino incredibilmente pulito contro la sua mezza erezione già in procinto di riprendersi e Pep guarda il soffitto, cercando di pensare a nonna Consuelo, buonanima, nel tentativo di impedire il disastro che potrebbe avere luogo se cedesse alla tentazione di lasciar decidere l’uccello come già sta facendo da un paio d’ore circa. Chissà se così si può morire, si chiede, sarebbe indubbiamente una splendida morte.
Boji ridacchia, forse indovinando i suoi pensieri o, più probabilmente, soltanto divertito dalla situazione in generale. Pep torna a guardarlo quando sente le sue labbra morbidissime schioccare un bacio apparentemente innocente sulla punta della sua erezione ormai tornata in piena potenza.
- Sembravi così innocente. – commenta con un certo stupore.
Boji ridacchia felice come un bambino.
- E’ quello che dicono tutti.

[el-defe.livejournal.com]

Complimenti per la trasmissione. (cit.) (E complimenti a Boji, insomma, essere così bravo da permettere a Pep un altro triplete non è da tutti u.u)

*bollino*

Merlin, Merlin/Uther, "Non capisco cosa ci trovi di tanto interessante mio figlio in te"

[ladymacbeth77.livejournal.com]

Fic completa (http://theblackcat77.livejournal.com/59942.html)

[...]
“Almeno l'educazione non ti manca.” Stavolta il sovrano concentrò la sua attenzione direttamente sul giovane, gettando da un lato quelle carte. “Allora, potresti spiegarmi cosa mio figlio trova di così interessante in te? Perché io non lo capisco.”
Da dove si trovava il re poteva vedere solo la zazzera di capelli neri del giovane e non il sorrisetto malizioso che gli attraversò la faccia dopo quelle parole. “Volete proprio saperlo, mio signore?”
“Ovvio che sì!” esclamò risentito il re. “Pensi forse che io ti chieda queste cose perché mi fa piacere parlare con te?”
Era una domanda retorica e Merlin ovviamente non rispose. Almeno, non a parole. Si avvicinò ad Uther di qualche passo, prima di lasciarsi cadere in ginocchio sopra il morbido tappeto. “Allora lasciate che vi mostri quello che ho di speciale, mio signore” mormorò con un tono di voce basso e rauco che lasciò perplesso il sovrano.
“Veloce, però. Sono stanco e...” Le parole morirono sulle labbra di Uther quando vide Merlin gattonare fino alle sue gambe aperte ed accarezzargli le cosce, salendo lentamente con le mani verso il suo inguine. “Cosa stai... facendo?” farfugliò sconvolto, ma incapace di allontanarlo da sé. Era come se il suo cervello si fosse spento all'improvviso, lasciandolo paralizzato. “Merlin?”
Il mago non gli rispose neanche, concentrato com'era sul gonfiore che stava intravedendo sotto la stoffa dei pantaloni del re. Le sue dita – e solo in quel momento Uther si rese conto di quanto fossero abili in quello che facevano – si mossero agili fino al bordo delle braghe, facendole calare quel tanto che bastava per rivelare l'erezione pulsante dell'uomo.
“Mer-Merlin?” balbettò il re, fissandolo sconvolto. Non solo da quello che il giovane stava facendo, ma da come il suo sesso stava rispondendo; evidentemente tutti quegli anni di astinenza non erano stati apprezzati da una certa parte di lui. Fu l'ultima parola di senso logico che riuscì a dire; quando la mano di Merlin si chiuse sulla sua erezione, il cervello dell'uomo chiuse i battenti e dalla bocca gli uscirono solo sospiri e mugolii di apprezzamento.
La mano del servo era morbida e calda, come se le ore passate a pulire e a lucidare armature non vi avessero lasciato traccia; inoltre si muoveva esperta, abituata dalle ore passate a soddisfare le esigenze del suo principe.
Un gemito più acuto degli altri sfuggì all'inflessibile Uther quando a quel tocco così piacevole si sostituì la bocca umida del giovane. Sì, era decisamente troppo tempo che non si concedeva più una distrazione... in fondo era il re, ne aveva il diritto e il dovere.
Il sovrano lasciò andare la testa all'indietro e chiuse gli occhi, lasciando che Merlin facesse quello che voleva: gli sembrava talmente preparato da non aver bisogno di una guida. La lingua del giovane avvolse il sesso bollente mentre le sue labbra carnose lo stringeva con dolcezza, facendo impazzire il cuore dell'uomo che, se non fosse stato molto forte per l'età che aveva, avrebbe ceduto per il troppo piacere.
Uther non si preoccupò neanche di avvisarlo quando sentì l'orgasmo salire come una marea, né Merlin diede importanza ai tremiti che avvertiva dentro la sua bocca; lasciò che il seme del suo sovrano lo riempisse senza smettere di leccarlo e mollò la presa solo quando sentì il respiro dell'uomo tornare normale.
Rimase in ginocchio, ai piedi del sovrano, aspettandosi qualche punizione per il suo comportamento irrispettoso; invece Uther gli accarezzò la testa con una gentilezza che non gli era propria, non verso i sottoposti almeno.
“Bravo ragazzo, hai veramente qualcosa di speciale” disse, ricomponendosi. “Puoi andare adesso.”
E mentre lo guardava allontanarsi da lui con un profondo inchino, Uther Pendragon pensò che era troppo speciale per un semplice principe come Arthur. Forse a Merlin poteva interessare un avanzamento.

Re: Merlin, Merlin/Uther, "Non capisco cosa ci trovi di tanto interessante mio figlio in te"

[babycin.livejournal.com]

Mi fa uno strano effetto leggere di Uther con Merlin, visto che io sono ferma ad Arthur/Merlin ma... sarà proprio perchè fa uno strano effetto, che trovo questa fic adorabilmente da sbavo. XDDDD
Mi piace tantooooo *_____________*

Re: rpf, linea 77/tiziano ferro, sogni risplendono

[sunset-noise.livejournal.com]

lo scrivo anche qui perchè amo indegnamente i Linea77, tutto ciò è IL bene u_ù

Princess Princess, Harumi Sakamoto/Shuya Arisada, "sei davvero sleale"

[nemofrommars.livejournal.com]

Quando il presidente Arisada gli ha chiesto di partecipare come guest star al festival scolastico del Fujimori, Harumi Sakamoto ha alzato gli occhi al cielo, esasperato.
Ne ha abbastanza della gente che lo addita per strada a causa della sua incredibile bellezza, dei ragazzi che in università gli ronzano intorno allontanando le ragazze, di tutto quell’entusiasmo ingiustificato al suo passaggio.
Ai tempi in cui frequentava il liceo Fujimori, poi, Harumi ha dovuto subire per tre anni una situazione ancor più seccante e imbarazzante: uno stuolo sbavante di ammiratori che lo seguivano ovunque andasse, chiamandolo “Sakamoto-sama”.
Perciò, fiutando i guai, ha rifiutato gentilmente –e all’istante- la proposta del presidente.
La cosa che non ha previsto però, è l’incredibile capacità di persuasione di Arisada, che, oltre ai sorrisi seducenti e il tono di voce affettato e suadente, comprende molto, molto altro.
Riuscire a far partire di testa Harumi con un semplice bacio, per esempio.
Farglielo venire duro con poche, lievi carezze maliziose attraverso la stoffa dei jeans, per dirne un’altra.
E soprattutto -dei del cielo!- quel ragazzo sa usare la bocca in modi così oscenamente meravigliosi che non dovrebbero essere permessi dalla legge, figurarsi dal comune senso della decenza.
“Ha cambiato idea, Sakamoto-sama?” chiede con noncuranza Arisada, interrompendosi proprio sul più bello.
Harumi soffoca un’imprecazione frustrata tra le labbra, impedendosi di implorarlo di ricominciare.
“Tu sei…sei davvero sleale” ansima a fatica, il viso arrossato e stravolto.
L’ex Principessa, in ginocchio tra le sue gambe, fa un sorriso lascivo e lambisce lentamente la punta del membro di Harumi, strappandogli un lungo gemito.
Sleale, ma terribilmente convincente.

Re: Princess Princess, Harumi Sakamoto/Shuya Arisada, "sei davvero sleale"

[xmelchanx.livejournal.com]

*ama lollando*

... sì, il P0rn Fest è una cosa inumanamente meravigliosa.

*saltella con gli occhi appallati*

RPF Nuoto, Aaron Peirsol/Ryan Lochte, "Tu non sei come lui. Non lo sarai mai."

[chia25.livejournal.com]

Rating: R, forse, ma è meglio abbondare
Warnings: Angst, slash

YOU WALK AWAY

«Tu non sei come lui.» lo sfida Ryan, senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi, «Non lo sarai mai.»
Aaron non ribatte - Aaron lo sa, Aaron conosce abbastanza Ryan da sapere che nessuno potrà prendere il posto di Michael, anche se Michael se ne è andato, e non si tratta di un semplice trasferimento. Aaron, semplicemente, si sbottona i pantaloni, sentendosi un rimpiazzo ben più di quanto sia umanamente consentito.
Ryan ride, o almeno cerca di farlo, e si sottrae alle sue labbra che cercano un bacio - perché Aaron sarà anche un rimpiazzo, ma è un rimpiazzo innamorato, solo che Ryan non ha intenzione di lasciarsi baciare così facilmente dal primo uomo che non è Mike e non lo tocca come lo toccava Mike e non ha lo stesso profumo sapore calore di Mike.
«Ryan, ti prego.» geme Aaron, ma Ryan scuote la testa e si sfila la maglietta, nascondendosi dietro la stoffa grigia quel tanto che basta per ritrovare il controllo sul proprio corpo ed evitare di scoppiare a piangere come rischia di fare ogni volta che quei momenti richiamano ricordi che non vorrebbe rivedere.
Aaron smette di sentirsi un rimpiazzo e comincia a sentirsi una puttana, mentre scivola con le labbra a baciargli il collo e il petto e poi più giù, giocherella con la lingua intorno al suo ombelico e poi scivola con una mano oltre il bordo dei jeans, accarezzando la pelle calda e stupendosi ancora una volta di quanto sia soffice sotto i polpastrelli. Trattengono entrambi il fiato nel momento in cui lascia scivolare la mano sotto i suoi slip, accarezzando piano la sua erezione, ma è solo un momento prima che Ryan lo afferri e lo volti sulla schiena, impedendogli di continuare - a volte Aaron si chiede perché Ryan continua a tornare a cercarlo se poi non gli lascia fare nulla. Però la risposta non vuole trovarla, perché probabilmente farebbe ancora più male di quanto non fa la realtà. Allora preferisce concentrarsi su Ryan che entra dentro di lui e lo fa senza neppure troppi riguardi, perché ormai conosce il suo corpo - e Aaron si illude che sia perché tiene veramente a lui, piuttosto che perché ha permesso che la cosa succedesse senza opporsi. Ryan si muove e Aaron geme, stringendo il lenzuolo tra i pugni per cercare di non urlare, allungando una mano per toccarsi e darsi un po' di sollievo, visto che Ryan non sembra intenzionato a rendere la cosa più facile o più piacevole per lui.
«R-Ryan.» mormora, contorcendosi per voltarsi un po' verso di lui e guardarlo in faccia, cercando i suoi occhi che sono ostentatamente chiusi, «Ti amo.» gli sussurra, per l'ennesima volta, sperando che quelle due parole possano cambiare le cose, anche se non è mai successo. L'unico cambiamento visibile sono le lacrime che sfuggono a Ryan, «Ti amo.» ripete ancora, allungandosi tutto per baciare via quelle lacrime, solo per un secondo prima che dalle labbra di Ryan sfugga un gemito e appoggi la fronte contro la sua spalla, continuando a tenere gli occhi chiusi, cercando di nascondersi dietro il buio delle proprie palpebre, «Ti amo.» continua a ripetergli, ancora una volta, con voce sempre più soffocata, mentre Ryan gli sfugge e lo lascia nudo sul letto, come ogni volta.
Aaron chiude gli occhi e continua ad accarezzarsi, concentrandosi sull'immagine di Ryan com'era una volta, sorridente e sempre allegro. Il Ryan che tornerà, il giorno successivo o quello dopo, non sarà lo stesso.

Ryan non ha portato fiori, sa che Michael non li avrebbe apprezzati. Lancia un bacio, nel vento, e accarezza la fotografia.
«Scusa.» soffia, sentendosi in colpa.
Il guardiano del cimitero scrolla le spalle e lo saluta con un cenno della mano.

Re: RPF Nuoto, Aaron Peirsol/Ryan Lochte, "Tu non sei come lui. Non lo sarai mai."

[hohner-07.livejournal.com]

No, okay. Io ti odio molto prondamente, sappilo.

Quando Aaron inizia a dire "Ti amo" a Ryan sono scoppiata a piangere, tipo, perchè è così triste e nel mentre sacramentavo contro Mike, perchè, beh, dove diavolo se n'è andato? E poi il finale. IL FINALE. Hai dato un mezzo indizio all'inizio che poteva significare tutto e niente così il finale mi ha lasciata lì, a guardare lo schermo. Ti odio molto.

Aaron chiude gli occhi e continua ad accarezzarsi, concentrandosi sull'immagine di Ryan com'era una volta, sorridente e sempre allegro. Il Ryan che tornerà, il giorno successivo o quello dopo, non sarà lo stesso.

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RPF Calcio (Inter FC), Dejan Stankovic/Diego Milito/Samuel Eto'o/Thiago Motta, [...]

[el-defe.livejournal.com]

Prompt: RPF Calcio (Inter FC), Dejan Stankovic/Diego Milito/Samuel Eto'o/Thiago Motta, "È tutta colpa tua, Deki."
Rating: VM18
Warning: foursome, slash, sesso dettagliato e slutness



Hot as Hell

[...] (http://community.livejournal.com/dietrolequinte/89644.html)

«Diego, non fare così» ride Deki da qualche parte, più in là. «Non ho problemi se ti viene di farlo qui e ora, giuro.»
«Io non voglio…» biascica, raddrizzandosi un po’ – Samuel è già a torso nudo e Deki sta leccandogli il collo in maniera tremendamente scorretta – ma decide che non è assolutamente il caso di rispondergli, visto quanto è impegnato. Così si lascia accarezzare piano da Thiago, che non appena lo sente rilassarsi sotto i suoi tocchi e respirare più pesantemente decide che può valere la pena prolungare il tutto ancora un po’, e quindi allunga le mani fino al bordo del maglione e lo solleva in una carezza lentissima, aiutandolo a sfilarselo di dosso in un brivido sospeso a metà tra freddo e piacere, e poi torna giù e, seguendo i movimenti docili di Diego, gli abbassa i pantaloni morbidi e le mutande abbastanza da poterlo toccare senza impicci.
Diego si perde nel suo stesso caldissimo ansimare alla ricerca di sollievo, la sua eccitazione che pulsa tra le dita leste di Thiago e la carezza timida di Samuel che allunga una mano a sfiorarlo appena, pur stretto com’è tra le braccia di Deki che, chinato, lo tocca ovunque e si avventa sulla sua erezione prepotente; e poi si perde a fissare le labbra di Sammy, serrate come se fosse troppo sconveniente gemere come gli capita di fare quando Thiago lascia scorrere la sua mano più velocemente su di lui, quasi disputandosi il suo piacere che si riversa pigramente tra le loro dita intrecciate, in un gemito appena più forte soffocato contro la stoffa del divano. Diego lascia andare la presa sui cuscini soltanto parecchio più tardi – quando il cuore è tornato al suo posto e non sente più le guance e la gola in fiamme e tutti si sono già ripuliti, quindi è passato davvero tanto – e Thiago non l’ha lasciato andare un secondo e Deki lo fissa come un bambino guarderebbe la sua torta preferita al di là della vetrina della pasticceria, leccandosi le labbra su cui Diego fa in tempo a vedere le tracce del piacere di Samuel - accoccolato su una poltrona a dormire profondamente - prima che spariscano nel tempo di un sorriso.
«Sei bello» mugola, prima di prenderlo in bocca per un istante e lasciarlo scivolar via, divertito. «Cazzo, sei molto più che bello. Ora so perché Thiago è perso.»
«Thiago è perso perché lui è bravo, oltre che bello» risponde, parlando di sé in terza persona come se fosse la cosa più naturale del mondo e al contempo liberando la fronte di Diego dei capelli umidissimi che gli si sono appiccicati in fronte.

[...] (http://community.livejournal.com/dietrolequinte/89644.html)