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Titolo: The distance from 'A' to where you'd be
Fandom: Criminal Minds/Supernatural
Personaggi: Derek Morgan, Aaron "Hotch" Hotchner, David Rossi, Emily Prentiss, Spencer Reid, Jennifer "JJ" Jereau, Dean Winchester, Sam Winchester
Parte: 4/8
Rating: VM14
Warnings: Crossover, Slash non descrittivo, Violenza non descrittiva
Note: Scritta per la community [livejournal.com profile] bigbangitalia. Giuro, ancora non so come io abbia potuto farmi convincere a partecipare XD

Secondo Capitolo

TERZO CAPITOLO
Dopo l'inebriante sensazione degli spazi aperti, rientrare nella piccola stanza che fungeva da quartier generale era un'esperienza ancora più soffocante di quanto non lo fosse stata la prima volta.
« La testimone non ha saputo dirci nulla che non fosse già nel fascicolo. » sbottò Morgan, lasciandosi cadere su una scomoda sedia in plastica e fissando senza interesse David e Spencer affaccendarsi intorno alla gigantesca mappa - probabilmente l'unica cosa grande, in quella stanza, a parte la cultura di Reid « E in più abbiamo due falsi agenti dell'FBI che hanno contattato la vittima. »
« Non pensate sia possibile che uno dei due fosse l'assassino? »
Hotch scosse la testa, rispondendo all'agente Jones, in piedi contro lo stipite della porta.
« L'SI è un tipo violento, che agisce da solo. Non può avere un complice, avrebbero finito per uccidersi a vicenda da tempo. »
« Non è impossibile che dei serial killer così violenti abbiano dei complici, comunque. » argomentò Reid, intento a fissare dello spago colorato usando delle puntine « Per esempio- »
« Reid, stiamo parlando di un SI con tendenze al cannibalismo. Non è possibile che abbia un complice. » lo zittì stancamente Morgan, prima che Hotch potesse dire qualsiasi cosa.
« Caffè? » propose allegramente JJ, entrando nella stanza con delle tazze in mano e posandole al centro del tavolo; cinque mani si allungarono in contemporanea, litigandosi quella che pareva la tazza migliore, e tutti fecero finta di non vedere il modo in cui la mano di Morgan si sovrappose, per un secondo, a quella di Hotch, e il modo in cui il supervisore la sfilò lentamente, come a voler prolungare quella carezza - semplicemente, ognuno si dedicò al proprio caffè.
« I due agenti dell'FBI potrebbero semplicemente essere dei curiosi. » propose Rossi, allungando le gambe sotto il tavolo e sospirando « In fondo il caso ha attirato molto l'attenzione, qui in città. Sarah Westwood è trattata quasi alla stregua di un'attrazione locale. »
« Mh. » annuì Hotch, chiudendo gli occhi stancamente « Lo penso anche io. E comunque, non credo che sia di loro che dobbiamo preoccuparci. »
Il trillo del telefono di Morgan interruppe tutti, che si voltarono verso di lui. Sapevano esattamente che c'era un'unica persona a cui rispondesse durante le indagini.
« Dimmi, bambolina. » rise Morgan, sorridendo alla sua interlocutrice lontana « Ti ascoltiamo tutti, sei in viva-voce. »
« Salve miei prodi combattenti per la giustizia » salutò allegramente Penelope « Ho cercato le informazioni relative ai vecchi casi irrisolti nei dintorni, come mi aveva chiesto il supervisore Rossi. »
Hotch rivolse a David uno sguardo interrogativo, tanto che l'altro si sentì in dovere di specificare il perché delle proprie azioni.
« Ho il sospetto che per il nostro SI questi non siano i primi omicidi. » disse l'italiano, nello stesso momento in cui Garcia esordiva con un « Ci sono brutte notizie, ragazzi. »
« Ho trovato notizie di crimini simili nel National Park a partire da vent'anni fa, disseminati nell'intero parco. In tutto le vittime sono circa cinquanta, senza contare eventuali crimini di cui non ho trovato traccia. »
Il silenzio scese nella stanza, mentre tutti assorbivano lentamente quella notizia e il numero spropositato di corpi che quell'SI si era lasciato alle spalle.
« Ci sono collegamenti tra le vittime? »
« Neri, bianchi, giovani, vecchi, caucasici, ispanici, donne, uomini. » sospirò Penelope « Non ci sono criteri nella scelta di queste vittime. Pare quasi andare a caso. »
« Uccide le prime persone che incontra nei boschi. » sospirò Hotch « Bel lavoro Garcia, continua a cercare. »
« Mi immergerò ancora nei meandri dell'orrore umano per lei, supervisore Hotch. » salutò allegramente Penelope, prima di chiudere la comunicazione con un discreto bip.
« JJ, convoca gli agenti. » sospirò Aaron, ignorando il congedo di Garcia - perché, perché quella ragazza non riusciva a mantenere una parvenza di serietà? « Siamo pronti per dare un profilo dell'assassino. »

« Ci troviamo davanti ad un soggetto violento e con tendenze al cannibalismo. » esordì Hotch, tenendo banco da dietro una scrivania - almeno la stanza del comandante era grande, dannazione « L'SI uccide violentemente le vittime e ne mangia la carne e beve il sangue. »
« Probabilmente questo deriva da una distorta visione della realtà: mangiando la carne delle sue vittime, il Soggetto Ignoto cerca di ottenere la loro forza, o garantirsi l'immortalità. È un concetto presente in molte culture, come quella dei Nativi Americani. » spiegò Reid, passandosi la penna da una mano all'altra e giocherellandoci nervosamente « È altrettanto probabile che abbia subito della violenza quando era piccolo, e questo lo abbia portato a credere che la violenza sia l'unico modo di imporsi sugli altri. »
« L'SI è nativo della zona, conosce il National Park come le sue tasche, tanto da potersi permettere di attaccare le sue vittime di notte e senza portare luci, secondo la testimonianza di Sarah Westwood. » continuò David, mettendosi a sedere sul piano della scrivania « Probabilmente anche i suoi genitori vivevano qui, e lui è cresciuto nelle foreste. È abituato a muoversi tra gli alberi, ed in città e tra gli altri uomini si sente a disagio. Per questo evita più possibile i contatti con le persone, preferendo la solitudine. »
« Vista la velocità a cui pare muoversi e la forza fisica necessaria a sopraffare le sue vittime, probabilmente l'SI è intorno alla trentina. Alto, molto magro, quasi scheletrico. È agile, silenzioso, veloce. Una macchina per uccidere. »
Un agente interruppe Morgan, alzando la mano.
« Ma se il vostro tecnico informatico ha trovato delitti che risalgono a vent'anni fa, come è possibile che l'SI abbia trent'anni? Significa che ha iniziato ad uccidere a dieci anni d'età? »
Emily scosse il capo, prevenendo Morgan.
« L'SI sta imitando una figura che per lui è un riferimento, e che è l'autore degli omicidi più vecchi. Quasi certamente, la morte di questa figura di riferimento ha causato nell'SI una graduale perdita delle inibizioni, cosa che lo ha portato al cannibalismo e alla violenza gratuita. Lo dimostra anche il fatto che non abbia un criterio nella scelta delle vittime; semplicemente, uccide per il bisogno di uccidere, ed uccide le prime persone che incontra sul proprio percorso. »
« Chiunque lo abbia visto anche solo una volta lo ha notato. » continuò Morgan, riappropriandosi della parola « Andate in giro, fate domande agli abitanti del luogo e anche a coloro che sono venuti in villeggiatura. »
« È tutto. » concluse Hotch, alzandosi, ed un mormorio pensieroso si diffuse tra gli interlocutori, mentre questi ultimi si alzavano per scendere in strada, come aveva consigliato loro Derek.
David si avvicinò ad Aaron, attirando la sua attenzione.
« Non concluderanno nulla così, lo sai. » sbottò « L'SI è troppo furbo per essersi fatto vedere da qualcuno. »
« Cosa avrei dovuto dire loro, “lasciate perdere, tanto non lo prenderemo mai”? »
« C'è un solo modo per prenderlo, Hotch. » insistette il secondo supervisore, fissando Aaron negli occhi.
« Non dirlo, Dave. »
« Dobbiamo andare nella foresta, entrare nel suo territorio e stanarlo. »
« Non posso esporre ad un rischio simile Reid e JJ, David. »
« Reid ha una pistola, sa sparare, e comunque non sarà solo. » buttò là Rossi, piegando appena la testa di lato « E JJ rimarrà qui a coordinare le operazioni. »
Aaron temporeggiò un momento, fissandosi le mani. Poi sospirò.
« E sia. Ma dobbiamo trovare una guida. »
Dalla finestra lasciata aperta alle spalle di Hotch giunse un fischio ammirato, e quando il supervisore si voltò c'era un uomo, i gomiti appoggiati sul davanzale ed un sorriso strafottente sulle labbra.
Calcandosi meglio il cappello sulla fronte, Dean Winchester ammiccò in direzione dei due agenti.
« Ho sentito che vi serve una guida per visitare il National Park. Io e mio fratello siamo disponibili. »

Quarto Capitolo

Date: 2009-11-30 12:35 pm (UTC)
From: [identity profile] deadclocks.livejournal.com
Potrebbe essere una cosa assurda ma in questo capitolo mi è capitato di sorridere in tre occasioni:
1)cit: « Caffè? » propose allegramente JJ, entrando nella stanza con delle tazze in mano e posandole al centro del tavolo; cinque mani si allungarono in contemporanea, litigandosi quella che pareva la tazza migliore, e tutti fecero finta di non vedere il modo in cui la mano di Morgan si sovrappose, per un secondo, a quella di Hotch, e il modo in cui il supervisore la sfilò lentamente, come a voler prolungare quella carezza - semplicemente, ognuno si dedicò al proprio caffè.

Questa scena è divertente, c'è poco da fare, Morgan e Hotch sono teneri nonostante siano due uomini ben piazzati, e gli altri sono fantastici, mi sono immaginata le loro espressioni assorte nel caffè! xD

2)Quando parlano del serial-killer, può essere assurdo ma non sono riuscita a trattenere un sorriso, insomma, loro pensano davvero che sia un essere umano! xD In realtà non immaginano nemmeno che in realtà è qualcosa di più.

3) Alla fine ovviamente, quando appare Dean, il solito sbruffone! Per fortuna però si è offerto per accompagnarli, hanno bisogno dei Winchester!

Date: 2009-11-30 11:32 pm (UTC)
From: [identity profile] nessie-sun.livejournal.com
Reid che gioca con le puntine, la mappa e lo spago rosso *_* Oramai, ho una fissa per Reid&le mappe!
E, poi, la frase sulla cultura di Reid che è l'unica cosa grande nella stanza, a parte la mappa, mi ha fatta morire dalle risate lol lol lo
E ha fatto la sua entrata in scena Penelope! Mi stava, già mancando.
Hotch si proecucpa per Reid e JJ *_*
Comunque, la cosa che mi è piaciuta di più di questo capitolo è stato il momento del profilo. Mentre lo leggevo mi sembrava veramente di guardare un episodio. Sia per ocme l'hai descritto, sia per come hai fatto alternare le battute tra tutti i membri della squadra.
E l'entrata in scena di Dean è, semplicemente, EPICA!

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