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Titolo: The distance from 'A' to where you'd be
Fandom: Criminal Minds/Supernatural
Personaggi: Derek Morgan, Aaron "Hotch" Hotchner, David Rossi, Emily Prentiss, Spencer Reid, Jennifer "JJ" Jereau, Dean Winchester, Sam Winchester
Parte: 1/8
Rating: VM14
Warnings: Crossover, Slash non descrittivo, Violenza non descrittiva
Note: Scritta per la community
bigbangitalia. Giuro, ancora non so come io abbia potuto farmi convincere a partecipare XD
Per Ilaria, la mia adorata betareader che mi ha accompagnato in tutto questo, betandomi tra l'altro alla velocità della luce, e che condivide i miei vaneggiamenti shippistici sulle varie puntata di CM.
Per Kya, che mi ha fanartato e fanmixato e non ha mancato di farmi sapere quanto tutto questo le sia piaciuto in modi che mi hanno fatto arrossire.
Ultima come ordine ma non nel mio cuore, dedica speciale per la mia chattina, perché mi sono stati accanto nei momenti di blocco e perché, se non mi avessero spinto a guardare SPN, tutto questo non sarebbe mai nato. Quindi un bacio speciale a tutti, e una dedica piena d'amore.
Solo le ultime due cose e poi vi lascio alla fanfiction XD Questo racconto è stato fanartato/fanmixato dalla meravigliosa
waferkya.
famix, lato a, fronte | fanmix, lato a, retro | famix, lato b, fronte | fanmix, lato b, retro | Fanmix
E qui la fanart, altrettanto meravigliosa: Cover art
PROLOGO
La ragazza correva nel bosco, cercando di sfuggire all'incubo.
Il suo respiro affannoso si mescolava al rumore delle foglie che calpestava e agli scricchiolii dei rami spezzati, e nascondeva il rumore infernale della cosa - oh, Sarah non voleva sapere che animale, o essere, fosse mai. Ne aveva abbastanza paura senza conoscerne l'identità - , ma la ragazza sapeva che lui c'era, che non aveva perso nemmeno un metro del terreno che aveva guadagnato in quella folle corsa nella foresta.
Sarah inciampò e rotolò a terra, gattonando spasmodicamente per cercare di riguadagnare la posizione eretta. Non voleva morire a terra, il viso coperto di fango e foglie marce, senza rivedere la luce del sole che, da un momento all'altro, sarebbe spuntata oltre i rami degli imponenti alberi. Ci vollero tutta la sua forza di volontà ed il suo istinto di sopravvivenza - mai forte come in quel momento - a farla rialzare e proseguire la sua corsa, nonostante i palmi delle mani sbucciati e i vestiti strappati.
Nelle orecchie sentiva ancora, mescolate al rumore del vento, le urla dei suoi amici, uccisi nelle loro tende. Non sapeva come aveva fatto a rotolare attraverso la stoffa strappata e correre via, ma non le interessava. Sulle guance il terriccio aveva ricoperto le scie bagnate delle lacrime, disegnandole sul viso qualcosa che ricordava il trucco di un clown.
Quello era sempre più vicino, sempre di più. Adesso poteva avvertire perfettamente, nonostante il suo cuore battesse disperatamente nelle orecchie, i suoi passi ed il suo respiro affannoso. Poteva sentirli piegare i rami al suo passaggio e graffiare la corteccia degli alberi contro cui sbatteva. Poteva quasi sentirlo prepararsi a balzarle addosso.
La strada asfaltata, la meta verso cui si era diretta inconsciamente nella sua corsa, apparve davanti a lei come un miracolo. Cadde ancora, scivolando sul pendio sassoso che scendeva fino al margine dell'asfalto, e si rialzò, giusto in tempo perché una macchina della Guardia Forestale sterzasse di colpo per evitarla.
« Signorina! »
Sarah non dette segno di aver sentito parlare l'uomo che l'aveva afferrata per le spalle, preoccupato per l'aspetto fisico della ragazza - Sarah aveva rametti tra i capelli, il viso sporco, i vestiti strappati ed era coperta di escoriazioni più o meno gravi -, e si voltò verso la foresta.
Il sole cominciò a superare le cime degli alberi, e la creatura sibilò, ritraendosi nell'ombra e fissando la ragazza. Poi, con un sibilo che era insieme di rabbia e di sfida, si voltò e s'inoltrò nella foresta, là dove la luce non arrivava neanche di giorno.
Sarah aveva corso. Adesso, alla luce del sole, avrebbe dovuto fare i conti con quello a cui era sfuggita.
Primo Capitolo
Fandom: Criminal Minds/Supernatural
Personaggi: Derek Morgan, Aaron "Hotch" Hotchner, David Rossi, Emily Prentiss, Spencer Reid, Jennifer "JJ" Jereau, Dean Winchester, Sam Winchester
Parte: 1/8
Rating: VM14
Warnings: Crossover, Slash non descrittivo, Violenza non descrittiva
Note: Scritta per la community
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Per Ilaria, la mia adorata betareader che mi ha accompagnato in tutto questo, betandomi tra l'altro alla velocità della luce, e che condivide i miei vaneggiamenti shippistici sulle varie puntata di CM.
Per Kya, che mi ha fanartato e fanmixato e non ha mancato di farmi sapere quanto tutto questo le sia piaciuto in modi che mi hanno fatto arrossire.
Ultima come ordine ma non nel mio cuore, dedica speciale per la mia chattina, perché mi sono stati accanto nei momenti di blocco e perché, se non mi avessero spinto a guardare SPN, tutto questo non sarebbe mai nato. Quindi un bacio speciale a tutti, e una dedica piena d'amore.
Solo le ultime due cose e poi vi lascio alla fanfiction XD Questo racconto è stato fanartato/fanmixato dalla meravigliosa
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E qui la fanart, altrettanto meravigliosa: Cover art
THE DISTANCE FROM 'A' TO WHERE YOU'D BE
PROLOGO
La ragazza correva nel bosco, cercando di sfuggire all'incubo.
Il suo respiro affannoso si mescolava al rumore delle foglie che calpestava e agli scricchiolii dei rami spezzati, e nascondeva il rumore infernale della cosa - oh, Sarah non voleva sapere che animale, o essere, fosse mai. Ne aveva abbastanza paura senza conoscerne l'identità - , ma la ragazza sapeva che lui c'era, che non aveva perso nemmeno un metro del terreno che aveva guadagnato in quella folle corsa nella foresta.
Sarah inciampò e rotolò a terra, gattonando spasmodicamente per cercare di riguadagnare la posizione eretta. Non voleva morire a terra, il viso coperto di fango e foglie marce, senza rivedere la luce del sole che, da un momento all'altro, sarebbe spuntata oltre i rami degli imponenti alberi. Ci vollero tutta la sua forza di volontà ed il suo istinto di sopravvivenza - mai forte come in quel momento - a farla rialzare e proseguire la sua corsa, nonostante i palmi delle mani sbucciati e i vestiti strappati.
Nelle orecchie sentiva ancora, mescolate al rumore del vento, le urla dei suoi amici, uccisi nelle loro tende. Non sapeva come aveva fatto a rotolare attraverso la stoffa strappata e correre via, ma non le interessava. Sulle guance il terriccio aveva ricoperto le scie bagnate delle lacrime, disegnandole sul viso qualcosa che ricordava il trucco di un clown.
Quello era sempre più vicino, sempre di più. Adesso poteva avvertire perfettamente, nonostante il suo cuore battesse disperatamente nelle orecchie, i suoi passi ed il suo respiro affannoso. Poteva sentirli piegare i rami al suo passaggio e graffiare la corteccia degli alberi contro cui sbatteva. Poteva quasi sentirlo prepararsi a balzarle addosso.
La strada asfaltata, la meta verso cui si era diretta inconsciamente nella sua corsa, apparve davanti a lei come un miracolo. Cadde ancora, scivolando sul pendio sassoso che scendeva fino al margine dell'asfalto, e si rialzò, giusto in tempo perché una macchina della Guardia Forestale sterzasse di colpo per evitarla.
« Signorina! »
Sarah non dette segno di aver sentito parlare l'uomo che l'aveva afferrata per le spalle, preoccupato per l'aspetto fisico della ragazza - Sarah aveva rametti tra i capelli, il viso sporco, i vestiti strappati ed era coperta di escoriazioni più o meno gravi -, e si voltò verso la foresta.
Il sole cominciò a superare le cime degli alberi, e la creatura sibilò, ritraendosi nell'ombra e fissando la ragazza. Poi, con un sibilo che era insieme di rabbia e di sfida, si voltò e s'inoltrò nella foresta, là dove la luce non arrivava neanche di giorno.
Sarah aveva corso. Adesso, alla luce del sole, avrebbe dovuto fare i conti con quello a cui era sfuggita.
Primo Capitolo