[Inter FC RPF] We Never Change
Jul. 14th, 2009 11:55 pm![[identity profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/openid.png)
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Titolo: We Never Change
Autore:
el_defe
S-Reader:
lisachanoando,
juuhachi_go,
mei_neko
Fandom: RPF Inter FC
Personaggi: Davide Santon, Mario Balotelli
Rating: 16+
Avvertimenti: Slash, Lime
Word Count: 427 (Word)
Note: Titolo e sottotitolo dai Coldplay, come sempre. Popcorn @
fanfic_italia, 019 Salty Popcorn @
kinks_pervs, Divano!Challenge su lacrimosa richiesta.
Disclaimer: Questa fanfiction non è a scopo di lucro. Non si vuole offendere o essere lesivi nei confronti delle persone reali descritte. Niente di quanto narrato è realmente accaduto e non si pretende di dare un ritratto veritiero di eventi o personalità. È un racconto di pura fantasia e non vuole descrivere atteggiamenti reali. La presenza di contenuti espliciti o non adatti a tutte le età sarà debitamente segnalata, pertanto l'eventuale fruizione di tali contenuti ricade sotto la piena responsabilità degli utenti.
Non c'è mai stato nulla di particolarmente scontato, tra loro. Anche se tra i due è il più grande e il più forte, è lui a starsene accoccolato contro il suo petto nudo, mezzo disteso sul divano e il profumo della doccia fatta di fresco e della pelle che sa di mare a solleticargli le narici. Anche se tra i due Davide è il più assennato e tranquillo, senza grilli per la testa o voglia di far casini, è stato lui a fare la prima mossa, artigliandogli il fianco con una mano e premendo le labbra contro quelle di Mario fino a quando non le ha dischiuse e ha potuto appurare che sì, forse è anche meglio di quello che si aspettava. E anche se, tra i pochi che sanno, tutti si aspetterebbero chissà cosa una volta che si infilano nello stesso letto, a loro basta stare vicini fin quasi a fondersi, fino a non capire più se è la propria mano o meno quella che accarezza l'interno della coscia con un tocco leggero, quasi distratto e invece niente affatto casuale.
La stessa tenerezza che ora Mario gli rivolge, facendolo sobbalzare dallo stato di dormiveglia in cui era piombato e rovesciandogli addosso una cascata di popcorn che erano già in precario equilibrio nella mano. Davide borbotta qualcosa di inintelligibile, prima di guardarsi intorno e scostare la frangia incollata alla fronte con un gesto che tradisce l'irritazione per quel caldo opprimente, peggiore di qualsiasi cappa afosa milanese, e si china a raccogliere uno dopo l'altro i fiocchi chiari dal corpo di Mario, senza fretta, un po' mangiandoli e un po' spingendoli oltre le sue labbra. Davide sorride nel buio ogni volta che le dita restano costrette nella sua bocca, sospese tra un piccolo morso non dato e un movimento che tradisce la sua impazienza, il suo desiderio di avere di più, e mugola ancora parole incomprensibili quando le carezze si fanno più dirette e più intense e il corpo cedevole e madido di sudore. «Più tardi» è tutto ciò che mormora di sensato, affondando di nuovo nel cestello per un'altra manciata di popcorn, ma Mario non può aspettare, o semplicemente non vuole, e continua a insistere nei suoi tocchi fino a quando Davide non si abbandona completamente a lui, scivolando lungo la pelle del divano fino a distendersi accanto a lui e premendo le labbra contro la sua coscia, cercando lentamente i segni e i muscoli che conosce a memoria come la strada di casa.
Restano così, contorti in una posizione scomoda e quasi immobili, fino a riaddormentarsi.
Noticina: per le solite note (anche se il fandom si allarga) :* e basta.
Autore:
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S-Reader:
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Fandom: RPF Inter FC
Personaggi: Davide Santon, Mario Balotelli
Rating: 16+
Avvertimenti: Slash, Lime
Word Count: 427 (Word)
Note: Titolo e sottotitolo dai Coldplay, come sempre. Popcorn @
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Disclaimer: Questa fanfiction non è a scopo di lucro. Non si vuole offendere o essere lesivi nei confronti delle persone reali descritte. Niente di quanto narrato è realmente accaduto e non si pretende di dare un ritratto veritiero di eventi o personalità. È un racconto di pura fantasia e non vuole descrivere atteggiamenti reali. La presenza di contenuti espliciti o non adatti a tutte le età sarà debitamente segnalata, pertanto l'eventuale fruizione di tali contenuti ricade sotto la piena responsabilità degli utenti.
We Never Change
I wanna live life, always be true,
I wanna live life, and be good to you,
I wanna fly, and never come down.
I wanna live life, always be true,
I wanna live life, and be good to you,
I wanna fly, and never come down.
Non c'è mai stato nulla di particolarmente scontato, tra loro. Anche se tra i due è il più grande e il più forte, è lui a starsene accoccolato contro il suo petto nudo, mezzo disteso sul divano e il profumo della doccia fatta di fresco e della pelle che sa di mare a solleticargli le narici. Anche se tra i due Davide è il più assennato e tranquillo, senza grilli per la testa o voglia di far casini, è stato lui a fare la prima mossa, artigliandogli il fianco con una mano e premendo le labbra contro quelle di Mario fino a quando non le ha dischiuse e ha potuto appurare che sì, forse è anche meglio di quello che si aspettava. E anche se, tra i pochi che sanno, tutti si aspetterebbero chissà cosa una volta che si infilano nello stesso letto, a loro basta stare vicini fin quasi a fondersi, fino a non capire più se è la propria mano o meno quella che accarezza l'interno della coscia con un tocco leggero, quasi distratto e invece niente affatto casuale.
La stessa tenerezza che ora Mario gli rivolge, facendolo sobbalzare dallo stato di dormiveglia in cui era piombato e rovesciandogli addosso una cascata di popcorn che erano già in precario equilibrio nella mano. Davide borbotta qualcosa di inintelligibile, prima di guardarsi intorno e scostare la frangia incollata alla fronte con un gesto che tradisce l'irritazione per quel caldo opprimente, peggiore di qualsiasi cappa afosa milanese, e si china a raccogliere uno dopo l'altro i fiocchi chiari dal corpo di Mario, senza fretta, un po' mangiandoli e un po' spingendoli oltre le sue labbra. Davide sorride nel buio ogni volta che le dita restano costrette nella sua bocca, sospese tra un piccolo morso non dato e un movimento che tradisce la sua impazienza, il suo desiderio di avere di più, e mugola ancora parole incomprensibili quando le carezze si fanno più dirette e più intense e il corpo cedevole e madido di sudore. «Più tardi» è tutto ciò che mormora di sensato, affondando di nuovo nel cestello per un'altra manciata di popcorn, ma Mario non può aspettare, o semplicemente non vuole, e continua a insistere nei suoi tocchi fino a quando Davide non si abbandona completamente a lui, scivolando lungo la pelle del divano fino a distendersi accanto a lui e premendo le labbra contro la sua coscia, cercando lentamente i segni e i muscoli che conosce a memoria come la strada di casa.
Restano così, contorti in una posizione scomoda e quasi immobili, fino a riaddormentarsi.
FINE
Noticina: per le solite note (anche se il fandom si allarga) :* e basta.
no subject
Date: 2009-07-14 10:02 pm (UTC)no subject
Date: 2009-07-14 10:03 pm (UTC)no subject
Date: 2009-08-07 11:56 am (UTC)