[identity profile] el-defe.livejournal.com posting in [community profile] fanfic_italia
Titolo: Victorious
Autore: [livejournal.com profile] el_defe
Beta: [livejournal.com profile] faechan + insostituibile aiuto di [livejournal.com profile] sarabakanashimi (e se ho azzeccato il link giusto mi amerò XD)
Fandom: House MD
Personaggi: Gregory House/James Wilson + i soliti tre dell'Ave Maria
Rating: 16+
Avvertimenti: Alternate Universe, Slash
Word Count: 1.325 (Word)
Note: Sfida Prismatica @ [livejournal.com profile] diecisudieci e OTWM, prompt di [livejournal.com profile] fiorediloto: [House MD] House/Wilson, AU vittoriano. E nonostante la mia idiosincrasia per questo tipo di storie, AU vittoriano è stato, senza sotterfugi XD Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri alla Maour e la torta a me!
Riassunto: Insomma, questo era il dottor House, e questa l'allegra combriccola che si faceva regolarmente, e piacevolmente, vessare da lui.



Victorious

I used to roll the dice
Feel the fear in my enemy’s eyes
Listen as the crowd would sing:
“Now the old king is dead! Long live the king!”

(Viva la Vida - Coldplay)




«Ora non ho bisogno di voi, potete andare.»
Il tono di voce del mio amico risultò innaturalmente cordiale alle mie orecchie; conoscendo House da così tanti anni – e in modi che nessuno dei tre domestici, a parte forse il biondino dall'aria da dandy mancato, potrebbe o avrebbe potuto sospettare – fui oltremodo stupito da una richiesta di essere lasciato solo, a causa di una delle mie frequenti e sempre inopportune visite, fatta con così tanto garbo. Il timore che House avesse attinto nuovamente alle dosi di quella droga al fiore di loto che si ostinava a chiamare con un nome esotico (Vincido, o qualcosa del genere; non ho mai saputo tenere a mente le denominazioni delle isole indiane, così come House non ha mai associato un nome esatto alle pur numerose donne che mi si affiancavano quel tanto che bastava a prosciugare una considerevole parte del mio patrimonio... ma sto divagando) fu prontamente dissipato dalla ripetizione dell'ordine, molto più brusco e offensivo per i tre sventurati, che si lasciarono andare a proteste piccate e veementi, decisamente poco adatte ai sottoposti di un prestigioso dottore.
Le proteste continuarono per almeno cinque minuti – esattamente cinque minuti, probabilmente, a giudicare dall'espressione assorta e interessata con cui House aveva cominciato a consultare la vecchia pendola. «Può bastare» disse a un certo punto, interrompendo la sequela di chiacchiere con un ordine secco e a bassa voce che, tuttavia, ebbe l'effetto desiderato. L'unico a tentennare ed essere tentato di rinunciare al silenzio fu il domestico di colore, che comunque si limitò a fissare il mio buon amico con malcelata irritazione.
«Foreman» disse, guardandomi con un lampo di intesa – ero l'unico a sapere del recondito motivo alla base della sua eccentrica passione di chiamare servitù, conoscenti e amici fidati con il solo cognome, e non è questo il luogo né il tempo per rivelarlo – «ricordi la tipologia di contratto che hai firmato quando sei stato assunto al mio servizio, non è così?»
«Certamente, signore» rispose, con un inchino accennato.
«Devo quindi ricordarti che avete il dovere di contestare decisioni che ritenete inopportune? Non che ciò cambi molto i vostri diritti, s'intende.»
«Non ce n'è bisogno, signore.» Un altro inchino. «Semplicemente, mi chiedo perché io... perché noi» si corresse, guardando i volti altrettanto risoluti dei due compagni di lavoro, «siamo stati assunti. Perché noi tra le dozzine di possibilità a cui un uomo con la sua fama avrebbe potuto... avere accesso?»
House non rispose immediatamente. Con un cenno rivolto al valletto biondo, il mio soprabito fu accuratamente riposto nel guardaroba, mentre la domestica si dedicò alla complicata arte della cuccuma e degli aromi del tè indiano; soltanto allora tornò a rivolgersi al suo maggiordomo, le mani giunte intorno al naso e il bastone da passeggio appoggiato contro la sua poltrona preferita.
«Conosci il tuo passato, Foreman. Sappi che è stato un fattore determinante per la tua assunzione. Il mondo è infestato da bugiardi e delinquenti, e le tue abilità ti aiuteranno a metterli direttamente alla porta.»
Non mi fu immediatamente chiara l'allusione fatta da House, al punto che dovetti strappargli questo piccolo segreto alla stregua dei tanti altri che, nel corso degli ultimi anni, mi aveva tenuto nascosto. Intuii fosse qualcosa di spiacevolmente imbarazzante, perché il maggiordomo di colore distolse lo sguardo con durezza e si rifiutò di continuare la discussione, e compresi che House avrebbe calcato la mano con più divertimento sugli altri due malcapitati.
«Chase.»
«Signore?»
«Tu sei qui per la lettera di presentazione di tuo padre. Nient'altro.»
La smorfia infastidita del valletto era eloquente. «Be', avrebbe potuto rifiutarsi. Il dottor House è conosciuto come una persona... eccentrica. Nessuno si sarebbe offeso se avesse rifiutato questo piccolo piacere a uno dei tanti segaossa d'America.»
House fu l'unico a ridere di cuore – o a ridere di quella che sembrava essere una risata genuina, apparentemente – come se Chase avesse fatto una battuta di spirito particolarmente arguta. «Mai sottovalutare la potenza dei debiti morali, mio buon inglesino.»
«Non sono inglese» puntualizzò, con particolare acredine. «Sono originario delle colonie libere dell'Australia.»
«Umpf. Pur sempre uno schiavo di Herr Majesty!» House esclamò le ultime due parole con particolare enfasi, usando un finto accento tedesco particolarmente marcato.
«E cosa può dire di me, signore?» disse la domestica, versando il tè come se non avesse fatto altro nella sua vita.
«Mia cara Cameron, pensavo fosse così ovvio da non aver bisogno di essere specificato.»
Vidi il volto di Miss Cameron trasfigurare in un'espressione trasognata che solo una donna molto innamorata – o molto stupida – avrebbe potuto assumere; e se la mia idea sposava decisamente la prima opzione, avrei scommesso a cuor leggero metà delle mie sostanze sui pensieri di House. E mi diedi mentalmente dello stupido quando il mio amico le sussurrò all'orecchio, in modo che tutti i presenti potessero sentire quelle parole, «Se si ritrova al mio servizio, Miss, è semplicemente per una... potrei definirla questione di estetica, se non è di troppo disturbo per lei.» A mano a mano che le guance dell'avvenente signorina si imporporavano per l'indignazione, House aveva continuato a canzonarla con crudeltà sottile, minando le sue certezze e le sue aspettative, ma senza perdere quel sorriso sfrontato che ben conoscevo.
«Mi incuriosisce soprattutto il suo desiderio di continuare questo mestiere. Essere al servizio di... com'è che il suo compagno e soldato della vecchia, cara Vittoria mi ha definito? Un segaossa americano?... non può essere l'aspirazione principale di una signorina avvenente e orgogliosa quale è lei. Mi sarei aspettato ambizioni più temerarie da parte sua, magari al seguito delle... progressiste di Seneca Falls, a rincorrere crinoline e a vagheggiare diritti, o semplicemente a fare il minimo sforzo per ottenere il massimo risultato dalle sue qualità.»
Non fu necessario per lui impartire nuovamente l'ordine ai tre domestici, che si ritirarono in bell'ordine dalla sala con quella che, incredibilmente, appariva come un'espressione particolarmente soddisfatta; House lasciò che chiudessero la porta e si allontanassero nell'ala dell'edificio loro riservata, prima di alzarsi a fatica dalla poltrona e a zoppicare, con una sorta di claudicante eleganza, fino al corridoio opposto.
«Vieni nell'altra stanza, Wilson?» mi chiese, senza attendere ulteriore risposta. Era una sorta di parola d'ordine, di pantomima che ogni due o tre giorni si ripeteva, sempre uguale e sempre diversa in qualche infimo particolare, da qualche anno; ed era una pantomima cui mi sottoponevo volentieri, pur di intrattenere con lui quella relazione che a lungo mi era stata negata e che, all'improvviso, si era tramutata in insospettabile passione, nel talamo come sugli scrittoi.
Insomma, questo era il dottor House, e questa l'allegra combriccola che si faceva regolarmente, e piacevolmente, vessare da lui. Be', l'allegria è da intendersi interamente a carico del mio buon amico, s'intende; la stessa, baldanzosa ilarità con cui si avvicinava a me ad ogni mia visita, sotto lo sguardo indifferente (e segretamente compiaciuto) della servitù, e mi invitava ad accomodarmi nello studio occidentale. Ciò che accadeva in quella stanza, purtroppo per la passione morbosa per gli scandali dell'occasionale lettore di passaggio, non sarà descritto nei dettagli più di quanto non sia stato già fatto o sarà esposto in questo memoriale; come il mio antenato prima di me, che fieramente portava il cognome del mio casato e che altrettanto fieramente intratteneva un'amorosa corrispondenza con un nobiluomo inglese, la cui identità è tuttora segreta, io indulgevo in quella che una delle mie ex-mogli definì (non creduta da alcuno, c'è da dirlo: chi avrebbe creduto a una povera esaltata con la passione per i gatti dal pelo rosso e che fu ricoverata all'ospedale psichiatrico della città dalla compiacente e avvenente Mrs Cuddy?) come una turpe relazione contro natura. Ancora oggi, costringendomi contro la vellutata carta da parati e il suo corpo, mi bacia con la stessa passione del primo giorno: e non c'è nulla di turpe, né tantomeno di innaturale, nel modo in cui fa scivolare le sue dita a disfare i bottoni del panciotto, con lo stesso sorriso ironico che rivolge al resto della menzognera umanità che tanto detesta.



FINE




Noticine finali: da dove cominciare? XD Nerd time, here I am XD
* Nell'Odissea è citato un "fiore di loto" come allucinogeno (probabilmente un oppiaceo proveniente dai papaveri); alcune misture di droghe hanno preso questo nome esotico.
* "Vincido" è ovviamente (?) l'anagramma di Vicodin. Non potevo tirarlo fuori in epoca vittoriana, no? XD
* I duckling sono diventati domestici. Pietà di me, ma soprattutto di loro. (Per tacere della "compiacente e avvenente Mrs Cuddy"... Lisa, non ti volevo così male XD)
* "Herr" in tedesco sta per "Signore"; "Her Majesty" significa "Sua Altezza Reale", ma "Herr Majesty" ha un significato tutt'altro che rispettoso... alcuni criticavano la regina Vittoria per il suo aspetto poco attraente *regge il libro di storiografia*.
* Ovviamente i motivi per cui sono stati assunti i nostri tre baldi duckling sono gli stessi della versione originale. AU equilibrata FTW, è stato difficile.
* Seneca Falls è stata sede di uno dei primi convegni femministi della storia, già nell'Ottocento.
* Sull'antenato di cui farnetica Wilson a un certo punto: non me lo sono inventato, esiste sul serio ed è meraviglioso.

Basta. *defunge* Maour, ti ho amato tanto ma sono sfatto, ecco XD

Date: 2009-06-14 07:18 am (UTC)
From: [identity profile] eleblack.livejournal.com
Dopo aver letto quanto avevi scritto, dovevo leggere cosa avevi scritto.
* Quante risate per la scelta di fare Foreman,Chase e Cameron domestici xD
* TANTA, TANTA ammirazione per il tuo pieno stile vittoriano.
* Complimenti per il gioco di parole con Her(r) Majesty; adoro le lingue e adoro quando si combinano così efficacemente.
* YAY per l'antenato di Wilson, adesso mi spiego come mai dal tf risulta così ovvio shipparlo con House.
* E LA FINE! AWWW. Capolavoro.
Edited Date: 2009-06-14 07:19 am (UTC)

Date: 2009-06-14 09:49 am (UTC)
From: [identity profile] juuhachi-go.livejournal.com
Ricerca storica, battute argute, VITTORIANESIMO A PALLA *___* E GENTE CHE SI SCOPA SUGLI SCRITTOI.

♥.

Date: 2009-06-14 10:38 am (UTC)
From: [identity profile] xmelchanx.livejournal.com
Mi trovo a quotare pienamente juuachi, avendo pensato le stesse identiche cose X'''D
Il p0rn!Vittoriano (anche accennato, chissene) salverà il mondo.

Date: 2009-07-16 09:56 pm (UTC)
From: [identity profile] neve-elettrica.livejournal.com
Recensione di Fae
Ho amato questa fic per un sacco di motivi. Anzitutto perchè vederti fare una virata occasionale verso l'House/Wilson non può che farmi squeeare <3<3<3 Poi perchè l'AU storico, quando è fatto così bene, è una cosa che adoro in modi indegni. La cura che hai messo nei dettagli - il linguaggio, la trasposizione degli elementi del canon, i riferimenti da nerd :D - fa veramente la differenza. L'antenato di Wilson è il tocco di classe, ma ho amato anche la strizzatina d'occhio al femminismo e l'anagramma del Vicodin :P E poi i paperotti :°DDD *li coccola tutti e tre* sono stupendi, così adorabilmente sfigati e destinati a essere vessati da House in qualunque spazio-tempo-luogo esistente nell'universo *lolla* Lo slash non serve che ti dica quanto mi ha fatto stellinare - victorian!porn iz FTW \O/ e loro sono un amore <3
Applausoni \O/

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