[Originale] Tea.

[mokona-89.livejournal.com]

Titolo: Tea.
Autrice: Mokona89.
Capitolo: unico.
Trama: E' un momento banale. E' un momento speciale.
Fandom: Originale.
Generi: Romantico.
Personaggi/Coppia: OMC + OFC.
Rating: Verde come i prati irlandesi.
Conteggio parole: 524.
Avvertimenti: Ommioddio, ho scritto un het! O.O
Disclaimer: E' tutto mio, trallallà!
Note: Scritta per fluffathlon, prompt famiglia.

Banale, banale, banale e ancora banale. Tutto quello che gli viene in mente è assolutamente banale. Poggia le mani sulla tastiera, schiaccia qualche tasto e poi cancella tutto. Non riesce a iniziare il dannato racconto, e ciò lo irrita terribilmente. Digrigna i denti, cercando un incipit che possa colpire il lettore, che lo affascini e lo invogli a comprare il libro, ma la sua mente si rifiuta di collaborare. Sospira e finalmente si arrende. In fondo ha ancora tempo, si dice.
Esce dallo studio a passi misurati, per non disturbare la piccola. E' quasi mezzanotte, starà già dormendo.
Va in cucina, deciso a prepararsi un panino con la Nutella. Di notte il suo stomaco reclama sempre cibi dolci, chissà come mai...
Lascia che le sua mente vaghi, si prende una pausa da tutti i pensieri che lo assillano e si rilassa.
Afferra la caffettiera con l'intenzione di farsi un cappuccino, e nota un biglietto attaccato al manico.
"Domani non voglio uno zombie per casa, fatti qualcosa di leggero!"
Sorride leggendo il biglietto di Luisa. Sua moglie lo conosce fin troppo bene. Alla fine opta per un tè al limone.
Riempie il bollitore e lo mette sul gas. Si china per prendere le tazze e quando si rialza ha la certezza di non essere più solo.
Si gira verso di lei e trova il suo sorriso ad accoglierlo.
"Ancora sveglio?"
"Il racconto..." sospira lui. Non hanno bisogno di molte parole per capirsi.
Lei si avvicina e gli occhi di Marco non possono fare a meno di scivolare sulla sua camicia da notte azzurra. Il ventre tende il cotone, mettendo in evidenza l'avanzare della gravidanza. La abbraccia, avvolgendola e cullandola dolcemente.
"Non hai sonno?" le chiede, ben conoscendo la risposta.
"Ti stavo aspettando"
Non importa quante volte ne discutano, alla fine lei fa sempre di testa sua. Lui pensa che lei dovrebbe cercare di dormire, lei si limita a fargli la linguaccia.
"Testa dura!" la rimbrotta scherzosamente. China la testa per unire le loro labbra, assaporando il suo sapore. E' ancora lo stesso che gli dava i brividi quando avevano sedici anni.
Dietro di loro la teiera inizia a fischiare, costringendoli a staccarsi di malavoglia.
Le porge la sua tazza in silenzio, e sta preparando l'altra quando sente dei passettini in corridoio.
"Mamma? Papà?" chiede una vocina dalla porta.
I due si girano, entrambi con in mano la propria tazza.
La piccola trotterella in cucina, scuotendo i riccioli bruni. "Sempe impiedi fino a tardi" borbotta, imitando i genitori. Gli altri due ridono, inteneriti. La mamma si china per prenderla in braccio, ma lei si rifugia da papà. "Lui ha lo succhero!" spiega convinta.
"Va bene, ma solo una zolletta" cede lui. Non può resisterle, è la sua piccola.
Lei afferra lo zuccherino e inizia a succhiarlo tutta contenta. "Papà scrive?"
"No, tesoro, papà si sta prendendo una pausa" spiega lui.
Sara s'illumina: "Papà legge!"
"Giusto, papà legge" ride lui. Probabilmente Mara stava aspettando proprio quel momento, perchè gli sta già porgendo un libro di fiabe. Marco si mette comodo e poi inizia a leggere la storia della buona notte alle donne della sua vita.


Note dell'autrice: Ci sono, ce l'ho fatta, sono ancora in temporghllkfspdoifbg... *muore*